Volontà - anno XIII - n.6 - giugno 1960

Vi erano limitazioni che le forze cicche della natura non potevano superare. Alcuni milioni di anni fa I.i materia vhcnte aveva raggiunto i limiti di un pcrfozionamcnlo pura. mente materiale e fisiologico; non e– rano an('ora sfrullate tutte le 1>ossi– bilitì1 dell'intelligenza. Sfrutlando tali po.,.sibili1:1 l'uomo divenne l'ulti• ma espressione superiore della vita e si ebbe l'inizio di mia nuova fase di evoluzione, la fase umaua o psi– coso<"iale, che si s,•iluppa in un mo– do più veloce di quella biologica e dà alu·i tipi di risultati. L'uomo vie– ne in possesso di un nuovo meccani– smo per evolversi, vale a dire la tra– dizione globale, avendo non solo la possibilit:, di ragionare e immagina– re ma anche di comunicare le idee per mezzo di simboli verbali vale a dire del linguaggio. Mentre la vita preumana dipendeva unicnmente dallu trasmissione da una generazio– ne- all'altra cli parlicclle ma1eri,di, i geni nei cromosomi, oru grazie ul– la pO!-sibili1;, di trasmettere l'espe– rienza e i suoi risuha1i l'in1elligen– za umana, come la materia, acqui– l-iva la capacità cli autoriprodnrsi. La selezione naturale passò in seeonclo piano soppiantata dalla selezione psicosociale, e s'iniziava la fase u– mana dell'evoluzione. La Scienza ha anche indicato al– l'uomo la sua po!-izione nel qundro dell'e,,oluzione. La viia è anelata e– volvendosi sulla terra per oltre due mila milioni di anni. Per solo un mi– lione di anni sono esistite creature simili all'uomo e la civiltà umana, con tutte le sue conquiste, per soli cinquemila anni. Ma in futuro l'uo– mo può contare con ra~ione su mol. li anni - duemila milioni di anni o Iorse più. 362 La fase psicosociale è cosi nella sua infanzia; l'uomo come essere in e-voluziono è molto giovane. Posso (ar mia una similitudine di Sir Ja– mes Jcaus: <CSc si rappresenta il pas• sato biologico con l'al1ezza della caltf'drale cli St. Paul, il periodo che corre dall'inizio dell'agricoltura e dal maniCestarsi deHa vita equivale alla grandezza di nn francobollo. E se l'uomo non si autodistruggerà con guerre nucleari o con altre follie, può sperare di C\'olversi in un pe– riodo èhc C>quivale ad un'altra St. Paul >>. Ruolo dell' uomo E' ora chiaro il µoslo e il ruolo dell'uomo nella natura. Nessun al– tro essere animato può sperare di contestargli la sua posizione di do– minio. Solo l'uomo è capace di un ulteriore vero progresso, di un nuo• vo maggiore successo evolutivo, ed egli solo è ora responsabile del fu. turo della terra e clei suoi abi1an- 1i. Nell'uomo l'evoluzione diviene cos('iente di sè e la sua intelligenza è la focohù che gli permette di rag• giungere nuovi livelli in tale evo– luzione. Il destino dell'uomo è di essere l'esecutore dell'evoluzione su questa lerra, realizzamlo le possibi– lità pili vaste del processo di evolu– zione e procurando al maggior nu- 1 mel'o di individui la pil.1 completa realizzazione. Il realizzarsi, che si rivela come lo ~c·opo ultimo dell'uomo, diviene criterio per valutare la propria e– voluzione psicosociale. Già l'evolu– zione ha compiulo veri progressi nel suo breve corso - maggiore proba– bilhà di vivere, minori malattie,

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