Volontà - anno XIII - n.5 - maggio 1960

tj fin qui esaminati: il 1no1ivo è da ricer– caui ne.I fatto che il Pakistan, come Stato, ebbe origine nou e da una rivoluzione na• zionnlc contro la dominazione impcriulisli– ca europea - come nel caso dell'India, dell'lndone&ia e della Birmania - ma dal– J'insorgere del fanatiamo religioso contro i counazionnli indù »; questa • rivolta 1>nr– ticolaristica » « conJJolidò l'orientamento rea• zionario religioso veno uno &1110 teocrati– co fondato imi 1irincipii mediuali del Co- L'Indonesia, pur se musulmana come il Pakistan, si preM!nta in motlo differente: il partito Afosjumi, il più forte, che 11ro– !essa un socialismo religioso attinto all'etica del Corano; il partito Nohaclutul Uluma, che si oppone al primo sul terreno religio– ao; il 111rtito Nazionale del Presidente Su– kamo, laico, (avorevole alla instauruione di una società socialista, Le finalità 11ocia– lis1c, sancite dalla Costituzione indonesia– na, tendono ad una economia nazionale or– ganizzata su hHi cooperative e ad un con– trollo da parte dello Staio delle branche vitnli per la esiiucnza del popolo, del ter- R V reno e delle acque, con le ricchene in essi contenute, Accanto a quesli Ire parliti, esi– ste <p1ello co1111mist.i,11bhastanza forte, cd il JJUrlito soci111is1a,che sia ;>erdcllllO in. f1ucm:a in quanto non fa leva sul aenti• mento re.ligioso e CODM!nteagli e.lettori di votare per il socialismo dei partiti ... reli– giosi. Questo il ... cara,·anserraglio dei partiti Hialici. No1azioni lelici l'autore ci offre <'i1ca il socialismo buddisla e musulmano 1• sul contenulo di c~o, oltre ad un quadro interessante del socialismo in Giappone. li volumetlo contiene la Dicliiara:ione dei principi della Con/ercn:a socialista o.,io– ticu (formata dn: India, Birmania, Jndo– nesi11, Ceylon, Giappone, Israele, Vietnam tfel Sud, Malesia, Pakistan e Libano) oltre al Pro3ramnio A&ricolo Socialùla Asiatico. Quale st11dio d'insieme della realtà socia– le asialica, pur nella forzata superflcialità di una brc,·e rassegna, il volumetto del Braunthal ti raccomanda per il numero del– le informazioni e 1>er la chiarezza della e• spotizione. G. R. S T E (COMMENTI) In difHa di C1.1ba. L'Ad,malo dei Re{rrlllori, 1 di New,York, che molli comp11gni ed amici d'Italia rice– vono, si legge sempre con piacere per la limpidezza dei suoi scrilli, 1)Cr le inleres• !anli rubriche di attualità delle sue « Cro• rrnche del lavoro •• e « Cronache son·ersi• ,·c •· I quadri che poi traccia sulle situa– zioni di altri paesi diu1ostrano che wa !C– gue mollo da vicino gli avvenimenti e ne a.a dure un'interpretazione intellige11tc ed csalla. Lo si può ancora meglio constalare, perchè lutti ne po9-5onocontrollare la vera– dicità, quando parla delle cose d'Italia, nel– le quali discerne le forze in conlrnsto, quel– le dominanti, la pesante eredità del fnsci• 1 P. o: Box 316. Cooper Station, New York 3, N.Y. smo, l'i11111ili1à,quando la no11 1lannasi1à. dei rosilleni p11rliti ili s.inislra. Il n. 17 1lcl 23 aJ)rilc, in uno scritto di cui 11hbia1110 fono IIO!lrO il tilolo, meth'll· dolo in tetta di questa nota, contiene una messa a punlo, quauto mai opportuna, sulla vnl111111.ione d l movimento del • 26 luglio• di Cuba ehe portò alla rivoluzione della fine dd 1958, J~r cui il dittatore Fungeo– c•io Hati11111 dovette fuggire ed il governo del pnese pns~ù nelle mnni di Fide! Castro. Lo ~e-ritto in que11tione avverte che non si t1a11a di una riwiluzione libertaria o anar– d1ica, ma semplicemente di una rivoluzio– ne democratica, nccessnrin, che souituiva ad un vecchio regime feudale che ancora era vivo in quel paese uno pili moderno, con un ritardo di due secoli. Ed è 11ccadu10a Cuba quello che accade in tutti i 11:iesi 347

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