Volontà - anno XIII - n.4 - aprile 1960

coli. che è il prCKlotto del lavoro e drl p#fUiero di tulli ili uomini di d,"ceru creo denu r,li1iou e poUti'che. e• un polri– monio che appartiene a lutto I' uma– niù,. per cui lutti 1li uomini dcbbano go– derne. usufruirne co11 1li ,1eui dirilti. I... propr,'o I' e"ore fondamentale dei no11ri tempi di c:oler 111110 ridurre in termine fU politica (lo do1on di l\'enni non è: poli- 1ique d'abord?): ,i produce. ,i J1J1ribuisce, si pianifoa,, si coJtn,isu, ,i in.Jegn.a, ,i s/nma110 il uapc~ c lc u:opcrte u:ienUfo· de. tutto a dei foni politici. Ciudo il pen.siero di Ro11ueau 111 cui toncorrliamo completamente. Con q11eMoonimo orie111ame1110 ci pure che M. D. M. ,ia molto uicino a 11oi e che $i q11ali{irl1i di ''in1liuiduali,1a·• ,olo perche gli manc(1 ,ma 1,ar1uipa::io11e attiva che p11ò euerc 1uoltt1 ili t1111i i mo,li rA itt 111tte le forme, ,eeonclo le proprie atti- 1mli,ii e uco11do il proprio cnrattere. No11 è 11euuorio eucre ;,, 1m'orsani=• ::a=ione: il b11011 louoro darti ,cmpre qual– rl1e risultato. a,1c/ie ,e 11011 c'è un capo chc conii e ,ommi, per trarne un bene– ficio. 1li 1/orsi delf uno e cieli' altro. L'e$pericn=o r1c1olivo che egli 110avuto con lo 1110 bret:c opportcncn.:a al p. c., lo mcl– tcrtl ttrlame,u.e Ìrt 1uonUa anche contro <!lltri partili di si11i,1ra che, sia pure in /orma minore. u1uono la ,uua da ed 11~ano metodi affini" al primo. Ancora aul controllo delle o■sc.ile • Volont.:i• è una rivi!la che si 1foraa di cutre iieri• e che pcnii.ue • n111n1eneni 111le.E•ii:a mcri11 11iù che una collobora– zionc ii11or11dica,1eri11a « 1u picd lc,·é •• come iii dice e come potrei rare io nelle 11oche ore 11011 tmJ)re « raccohc » di cui dispongo Alll111lme111c, 11111 di scritti 1eri11- mcn1e documcntA1i, 1e 1101,1ibiledi 11rima ll!AII0, sui ,·Mii 1ogge11i che li pre&ClllAH0 nnunlrnente alln 11ourn mente. Per (111:11110 rigu1rd11 il « Co111rollo delle na1Ci1e•• ricordo alcuni dati che vi ai rife- riscono, tra l"altro di un ramo,o arlicolo di Luici Calle.tni, in1i1ola10 iro11icamc111e • U •·compagno·• Malthus• (vuhbhcato be11 quarant'anni or sono nella 11u•• Cro• naea so,..,·enh•,1•• poi riprodono anche nel– l"auuale «Adunala•) in cui egli, col tuo s1ile da «paruphlé1aire•, intorceva vttn1en• temute eoatro la prop■Janda - e la pr■• tiea - neomalthwiana che cfalt'lnghiherra (Dr. Orysdale) si en propagata 1>crope,. di P1ul Robin, di Civoud, di llumbert e di sua moglie in Fnneia ed nern steso Le sue propauini in quel periodo 111ehe in Italia. Propagandi bau1a sul nolo prlncipio che, mentre la produaione dei meni di ,ussistenza aumentava 1eeondo un ritmo aritmetico, la popolnione 1i. 1ccrt1ee,·a Jn modo geometrico; principio ere110 allora 11domma inC.llibile e primordiale, per cui ogni 5forzo di migliorarnen10 1ul 1errcno sociale rimaneva "ano ed ill111orio, te 11011 ti fosse inna11zi1u110 risolto il problema della limiuzione delle nascite. M1 oltre che per il suo caranere dommatico, qudl,1 propaganda peccava allora anche 1ier il 11110 aspetto troppo commereiali1tieo. L'orga110 degli Humbert raeev• la 1mbblici1i ai mca– ai e prodotti pNwentivi che ti trovavano in ,·e.adita alla tede del gion1ale. Lo se.rii• 10 del Calleaui però mi llppan•e allora eo• m• uno dogo pur:amen1e ,01ge11h·o, ba– sato più che 6u 1rsomen1i pojilÌ\ i, 111prin– cipi di ordine.. 1en1ime1111le,ad et. l'ad'er. maz.iooe dell'in,·iolabili&à (dtl canne~ sacro direbbero i preti) della ,·i1a Jell'e•• sere cancepito, fin dal suo primo manifc• stars.i ne.I seno della donna, ecc. Non mi tt.ndo conto in ,nodo precdO Ji quel che si la allualmente in Italia, come funzionino i « coruultori • e quali ,iano le funzioni e l'ani,·itii dcli AJEO (che 1ignifi– c1?) Evidentemente, un conlrollo t111alt, particolam1cn1e in materia intima come 11ucllascuuale, ripugni ai 110,tri principii, ma gli effetti puramcnlc c<lucalivi non po•• sono bl'!i sentire che lentamente cd inta1110 la progressione della po11oluio11cnel mondo ili 1wolge in modo spa,·e111010e la « co11- quis1a del 1une ~ si fa 111em11re più dura 1>cr una massa creaceute di eueri umani. Simmo 279

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