Volontà - anno XIII - n.4 - aprile 1960

A N T o L o G l A Diario di un operaio J N R E r A R T o tutto è stato organizzato in maniera che fra gli ope- rai quasi non intercorrano contaui. L'operaio deve restare davanti alla macchina e si fa cli tutto pcrchè ci rimanga, perchè l'impiego del suo tempo renda e 1u·o6tti: stringe1·e la mano ad un compagno è già un'infrazione alla sacra legge della fabbrica. Noi sia1i10 in una collettività di produ• zione, ma si tende continuamente ad isolarci per mezzo di un complicato sistema di vigilanza, e alla fine è come se ognuno di noi fosse un artigiano isolato. I cliscgnatori hanno disegnato i pezzi che dobbiamo fare: i tee• nici han.no i.ndicato il ciclo delle operazioni, le quali, inoltre, sono già -state disrribuilc ai diversi tipi di macchine-utensili; uu magazzino ci for– niste gli attrezzi di cui abbiamo bisogno; al di sopra di noi i capis<1uà– dra, il caporeparto, i capi dei capi, ci procurano il lavoro e ci sorve– .gliano; al di sollo di noi i manovali ci portano i pezzi da fare; i collau– datori verificano il nostro lavoro e a volte vengono dei supercollaudatori a vedere ogni <1uar10 d'ora se la nostra macchina fonziona; i cronometristi stabiliscono i tempi di lavorazione; gli agenti della prevenzione infortuni vegliano alla clifosa del nostro corpo; infine, i delegati sindacali preten– dono di occuparsi dei nostri interessi. Tuili, persino lo spazzino del re– parto che viene a ripulire il nostro posto, lutti si occupano di noi; noi <lobbinmo Care una sola cosa: lavorare ..... Nella visione « ufficiale » dell'organizzazione del lavoro, che un ope– raio qualificato possa dare dei consigli ad un operaio specializzato è cosa talmente anomala da sconvolgere tutto il sistema gerarchico deJJa fabbrica. Per tirarsi Cuori dalle responsabilità l'operaio può sempre chicd'ere consiglio al caposquadra; il caposquadra ne parlerà al caporeparto; in– sieme se ne an<lranno nell'ufficio del tecnico per ottenere schiarimenti a proposito <lelle domande che ha loro pos10 l'operaio, capos<jltadra, capo• reparto e tecnico torneranno clall'affilatore J)Cr saper com'è la faccenda. La risposta seguirà la stessa strada, poi l'operaio potrà finalmente comin– ci.ire a lavorare. Ma d'ato che l'operaio ha fretta se ne frega di tutti que. 1,ti mediatori e si rivolge direttamente agli 01}c1·aiche continueranno la se– rie delle operazioni. Tuttavia 11011 è detto che il lavoro dell'operaio debba proprio comin• -cinre da questo preciso momento. Se la forma del pezzo e il suo disegno vengono modificati, bisogna modificare anche il tempo assegnato, e que- 273

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