Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

e le proteste hanno mmmto dimensioni vtute. Ma $C è bena reagire $Ubito contro le scritte antisemite obbrobriose sulle sinagoghe o sulle mura di tante città di Europa, con la stessa pronte::.za ed indigna:ione si dovrebbe protesta• re contro la tortura terribilmente ferocia che i francesi impiegano in Algeria contro gli arabi o gli oppositori della politica colonialista, di cui H. Alleg ci ha mostrato l'orrido volto, ed una recentissima refo.::.io,rndel Comitato della Croce Rossa lnr.ern.a::.ionale ce ne ha clato la riconferma e ci ha pure detto la triste condi::.ione in cui si trovano gli arabi in certi campi dell' Al• geria. Ed è inconcepibile che il mondo rimanga silen.::.iosoed ir1differente alle noti::.ie di linciaggi ,li negri, alle violen:e e persecuzioni falle ai ragazzi negri per impedire loro di avere acces!io alle scuole con i bianchi e si stia zitti di fronte alla nOU>riacondizione d'inferiorità. in cu.i si trovano tutti i negri, in generale, nel paese che è ri,t.e,rnto uno dei più civili del mondo. Non si può capire neppure com.e la coscien:a civile del mondo rimanga muta di fronte al.la schiavità legalizzata del Sud Africa, lo Stato più. raz– zista. del mondo, di cui, nel numero scorso, abbiamo data una ,.icca e ben tragica docum.eriwzione. E non si spiega affatto il silen::.io sulfo triste ed umiliante cor1di:io11e in cui si trot,•ano, nell'Unione Soviet.ica, gli ebrei e in particolar modo sii intellettuali ebrei. Anche se tutte queste situazioni e fat.ti non portann l'insegn<i della famigerata svci,stica, sono il prodouo di un odio bestiale razzista ... di marca inglese, francese, americana, sovie1.ica e di ben altre tmcora. Pare impossibile clte dopo tanti diluvi clre sono pa.ssllti su. questa terra, clopo tante emigra:ioni, colonizzazioni, deportazioni, ed in ,m secolo in cui la facilità del viaggiare e delle com,micazioni stanno facendo crollare le frontiere geografiche e rendono sempre pi,i. piccolo questo nostro m.o,ulo, per cni le genti si mescolano sempre più lm di loro, ci .~ia a,1cora citi crede alle raz:e pure e non arrivi n capire che l'wna,1-ità è un wtt'uno inscindibile, e che le differenze peculiari dei suoi componenti, dovu.te alla nascita, all'ambie111.e, <1ll'cduca:io11e,non dl'bbono mettere in discussione il principio della parità. degli uomini, per cui ogni i,ulividuo, per il solo fauo di essere nato, ha diritto al rispetto deUa sua ,lignità di uomo e della s,ui persona fisica. Questa incomprensione ci .~piega pere/i(> lo sterminio di milioni di uo– mini i11noce11tirimanga sterile. Ieri arcadev,1 in Germtmia, in Ru$1i:ia,in Pranc.ia, oggi nel Sud Africa, in Algerin. Domani oltri ,<;terminidi uomini innocenti accadranno in altre parti del mondo. Continuera11110, finchè la co11da11nci e la riprovazione di tali ignominie ed abbcrrazioni .~aranno /alte co,1- criteri discriminativi ed in base al 111unerodelle vittime. Mentre per safoarci dai ritorni alla barbarie è necessario che neppure uno $Olo di auentati alla dignità dell'uomo passi sotto silen:io o tra l'ir1differe11za ge• nera/e. Sul pendio della abiezione è semprP il primo pa.<;so rhc conta di pi,ì. C. B. 70

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