Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

CORRISPONDENZE l. Miseria nella grandezza Filadel6a, gennaio 1960 A v E N o o visitato i miCl parenti e cousegueutemenle l'Italia l'estate del 1958, dopo 39 anni di assenza, e non avendo conoscenza personale delle condizioni di vita nelle altre nazioni del mondo, senza esitare dico di preferire di vivere negli Stati Uniti d'America, auzichè in qualsiasi altra na– zione, all'i11Iuori di non essere ricco, che, in tal modo, si può vivere bene da per tutto. Questo ragionamento mi conduce inevitabilmente n cozzare con coloro i quali ci dicono, s1>iccintamente, di tornarcene al nostro paese d'origine ogni qual volta s'intavola una discussione su quello che si svolge attraverso il mondo e su <1uello che accade negli S.U. L'apatia, ~pccialmcnte sui problemi politici,• della grande maggio• rauza del popolo americano, è tanto colossale quanto lo è il suo interesse e l'eutnsiasmo di attendere e di discutere le partite di tutti i giuochi di palla e dello spon in generale. La caccia ai comunisti è divenuta tanto stomachevole. E per comu• nisti i.'intendono tutti coloro che hanno il coraggio di esprimersi e cli agire secondo le proprie opinioni, non precisamente approvando le direttive dei dirigenti dello stato, dal radicale piii avanzato al pili tiepido liberale se ne fa tutto uu fascio. Si sono investigati maestri di scuole, professori di universitì1, attori, produ1tori tli cinematografia, ingegneri ed operai adibiti nei lavori di pro• duzione bellica e qualsiasi altra produzione per il governo; gli impiegati municipali, statali e federali, e perfino i preti e le chiese. A molti dei suddetti è stato imposto il giuramento di fodehà alla nazione. Si viol.ano le linee 1elefonichc. E poi si dice che noi apparleuiamo al mondo dei li– beri, (assieme alla Spa.gna cd agli schiavi dell'Arabia Saudita il cui re per– cepisce milioni di dollari per la concessione dei pozzi petroliferi ni pesci– cani del mondo dei (( liberi ))). Attraverso la radio, mediante (( La Voce d'America>>, si incitò il po• polo ungherese a ribellarsi. Quando ques1i aspettò l'aiuto dall'America ed esso non venne, (u affogato nel sangue. Come si ~arebhc poluto giusti• ficare l'aiuto all'Ungheria quando, nello stesso tempo, due maggiori nazio- 11i del ((Mondo Libero», Francia ed Inghilterra, aggredivano l'Egitto? Eisenhover, non potendo fare cosa alcuna; disse agli ungheresi che non avrebbero dovuto ribellarsi contro u.n governo costituito bensì aspettare e sperare. Aspettare e sperare per che cosa? Che i comunisti se ne andas– sero da sè? Come avrebbe potuto parlare dfrersamcnte quando in Ame• 110

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