Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

neralmenle vengono imposiati dai governi secondo i propri interessi politici e gli interessi politico-eco– nomici di caste privilegiate, Nei primi mesi di vita, il Cca. ri– schiò d'affogare nell'oceano della lista dei temi che s'era prefisso. Può interessare forse un' enumerazione dei 1i1oli maggiori: I. La sit11a.:io11e: Produzione a– gropecuaria • Produzione industria– le • L'energia • I trasporti - La di– stribuzione• L'insegnamento. L'am– ministrazione. II. I problemi c le diver.~e possi– bilità di solu:Ume: La casa - Alleva– mento del bestiame ed agricoltura - L'insegnamento e la produzione La burocrazia e In produzione - La politica e la produzione • Il prote– zionismo - Il cooperativismo. JI ma– croceJalismo capitali.no ed il livello di viin in città e in campagna • La disoccupazione consuetudinaria - Su– perproduzione e bassa produttività in rapporto con le esigenze del mer– cato (somiglianze e differenze n que– sto proposito Ira l' economia del nord e quella del sud del continente americano) - Sottoconsumo • .Econo• mia di pace e di guerra fredda - Specializzazione o diversificazione nella produzione globale d'un paese • L'organizzazione iudustrialc e la pro<luuività - Le unità regionali di produtione • L'organizzazione del lavoro nella fabbrica • Possibilitì1 di conservare l'inizia1iva individuale nei settori socializzati • Possibilità di separare il concetto della proprie• tà privata da quello dell'iniziativa e responsabilità imlividuale o di grup– po nella produzione - Urbanistica rurale • Utilizzazione dei sottopro– dotti - Organizzazione della produ– zione in relazione con il consumo . 104 Coopcrati\'e di produzione • Coopc• rath 1 e di consumo . Sindacati etc,) - Problemi che derivano dall'autorua. zionc e dall'uso dell'energia nuclea– re (aumento del numero dei tecnici e diruinuzione della mano d'opera non specialiizata) • Relazioni con lo insegnamento. Il carattere un po' eterogeneo e parzialmente disordinato di questo ambiziosissimo temario era la natu– rale conseguenza non solo della mancanza di pratica in <1uesto ge• nere di studi, ma anche del lutto che, oltre gli obiettivi comuni pii1 sopra esposti, ciascuno dei mem– bri del gruppo aveva una sua preoc• cupazioue centrale. Per esempio, i compagni che si prepara,•lmo a pren– der parte, in senso nste.nsionista, al– la campagna preelettorale, senti.va• no la necessità di diffondere la CO• scienza dei problemi economici pii1 urgenti per invitare nllc soluzioni dirctle e non politiche o per lo me– no all'esercizio d' un controllo dal basso sugli organismi e sulle persone <e responsabili ». Altri (non tutti compagni) erano spinti soprat1u110 dal desiderio di studiare In realtà e le possibilità del cooperativismo su terreno locale (e questi sono stati in. dubbiamente coloro che piia si sono avvicinati allo scopo). Altri ancorn vedevano, come fine principale della loro appartenenza al gruppo, lo stu– dio dei mezzi per aumentare la produuivitù, nell'ambito di un'eco– nomia non artificiale, allo scopo di elevare il Jivcllo di vita e superare l' incomprensione reciproca fra la città e la campagna. Infine c'era chi 9 come la sottoscritta, ave\'a per ccn• tro d'interesse lo studio delle rela– :dooi di mutua dipendenu fra l'c. conomia e la vit.1 politic.1 nelle ra-

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