Volontà - anno XIII - n.2 - febbraio 1960

tre i pregiudizi, pe.r essere cancellati, ed i costumi, per e.uere rinnovati, ricltiedono mw lunga o profonda educazione, un totale ri,mouamento di certe concezioni e principi. Queste riflessioni però non, ci impediscono di provare 1m.senso di do• loroso sbi.gotiimento davanti. a quanto succede. Non sono siati sufficienti l'a.ssMsinio di sei milioni di ebrei e neppure quella epica, meravigliosa e disperata resistenza dei 70.000 ebrei del glteuo di Varsaufo, che per 33 gior• ni, finchè vi fu. tra loro un vivo, con arme di fortuna, resi.steucrq a tutti gli auaccl1i armati ed ai bombardc1me11ti cierei dei com1ui.statori 1w::..isti, t1d ru.sicurare, alla piccola minorcmza ebraica sopravvissuta, il diri110 di essere considerata pari agli altri uom.i11.i. e di vivere in 1,ace. Ci sarebbe pro– prio dei disperare di questa nostra 1wum.ità che ha dei risvegli così im– prowisi dei suoi Mtinti ferini e ricade così spesso nella barbarie. Le lotte tra gli uomini sono coeve all'uomo stesso. Interessi eco,w• miei, ncce.uitcì di sussistenza o di sopra.vvivenza, dife.,a di privilegi, an– tagonismi religiosi o ideologici, auidità di comando o di votere ,rn furo,w spes.,o all'origine. Ma fincl1è le lotte non sono cruen,ti e ,i.on si tras/or• mano in, c€1meficine, sono la comlizione stessa ciel progresso e della ciuiltà. Gli ebrei., però, l,a,1110 una storia troppo di.ssemi,wta di per.,ecu::..ioni, clc- 1>orta:ioni, cccicli in. massn uella loro lunga uita errabonda e tormentate,. L'antigimlai.smo ha radici millenarie; però se rappresentò, in. passato, la riuolto contro la lradi::..io11e giudaica o un attegsiamento filosofico, reli– sioso. con il passar dei secoli si trcisformò o si confuse con l'antisemiti– -'mO. /.,'antisemitismo è <11,alchecosadi diverso dell'antigiudaismo: è oclio contro wu, raz::..a, contro l'i11diui<luo 1,ercltè si crede costituito biologica– mente in un particolar m0<lo e co11dizio,wto irrime,liabilmente dalla na• .fCita e dalla tradizione. /.,'a,uisemitism.o, inteso in questo modo, è un Je· ,wmcno abbc,stan::..arecente nella storici ecl l1a tm cCJratterefondamental– mente antisociC1le. Diuenta, poi, qualchecosa di mostruoso qucmdo viene .~frut.tatoper clei fini cli potere o economici, sociali. E la storia recente ci offre numerosi esempi di crpvelli a quell'odio razziale in vista di come• guire i fini sudde11i. L'esempio più mo.Hru.oso è <1uellodella Germania di Hitler. Se esiste nella storia un mo11umen10 colossale di ignoranza, è proprio quello dellll letterotura ra;.::..ista. del periodo hitleriano. Gli auuxhafé dei 20.000 uolumi, sequestrati percl1è non piacevano ai nazisti, celebrati l'll maggio 1933, a Berlino, in presen::..adi Goebbels proclamante clie « l'ora delCintellettualismo era sorpassata >1 douevano lasciare il poslO ad una letter<1tum tronfia, retorica e acl 1111a pseudo•scienza con cui i Giinther, i G~ring, i Rosem.berg e gli flim.mler (soprawuo qucst.'u.ltimo cori le sue S.S.) s'impegnarono, con il pii, cieco fcmatism.o, e la pi,4. spietau, ferocia, a co,wi,1ccre i tedeschi cl1e apparteneuano alla razza ariarw, la raz::..a « eletta, nobile », dalla quale i germanici erano in gran parte i discendenti diretti e ne possecleuano, persino, i caratteri antrovoligici (.,1t1U1ra,occhi 66

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