Volontà - anno XIII - n.1 - gennaio 1960

LETTERE DE l LETTORI I L' Espcrante u noi L'11lti1110 Congresso lnteru1w:ionale Anar– <'hico, che ha avuto luogo a Londra nel 1958, nclln scd\1ta del 31 luglio, per il com• ma dell'ordine del giorno sulJa voce • Espe– ra1110 », ha a1,prova10 la geguente mozio, ne: • li Congresso, riconoscendo 1'111ili1à di uno lin&ua interna1.ionale ausiliare, inco– raggia gli anarchici, dl!l!:iderosi di allargare il loro oriuonlc, a studiare e a 1>ra1icare In lingua Es1>ertmto •· E' <'011 ,·era gioia e con viva soddi!lla– zionc eh(' i vari anarchici esperantisti ha•• no :1ccolto lu 1101izi11, (lolcndosi t111tavi11 che ,In parte di pareecl1i loro compagni di Cede non si din la dovuta import111u.:a alla lfUC!lione linguistici. nei rapporti inlcrna• zionoli, L'anarchismo che preconii:u una società uni,·cnialc di uomini liberi cd ti• j;uali, J'nnarcl1i!mo che in nome 1lell'idcale della !ratcllanu umana. ao!pica l"aholi– zione tli lullc le inutili e 9J>CMO lragichc frontiNc tra po1>olo e 1>opolo, uon può, non deve !Ottovalulare la necessità rii dt1- re all'IJmnnità un mezzo unico di com• prensio11e, uno sola lingua, a lutti comune. Lu lihernzionc Jeiruomo dall'oppre.uio– nc P dnllo sfruttamento mornle e mnteria– le, nou sarchlie certamente completa, se 1·O111cmJ)ornnc111ncnlenon gli !Ì desse h po§!libilitia d'intcndcnii e di capin1i, elimi– nando cosi incomprensioni e malinlesi che ,·ntamcnle aor,r:erebbero, allorquando pO• poli. a'l!ni di,·ersi fra loro per tcmperamen• Ili. f'Ollhm1e ruu:a e lingua. dovun110 ac– conlarsi 1111 un piano comune e concretiz. 7arc .su un terreno slreltamenle pratico le iitnnr.e dì concordia e di solidnrietà va– ghcgginte dnll'anarchismo, Pntnnto ogni militantl' libertario Jo– vrchbe 11vverlire lo ncces.<iità di studiare e 1Ji/Tondcrc In lingua E!peranto, conside– rnndu 1'iÒ comr un suo dovere mor11I.-. CO• me un:i conSl':gue11za diretta 1/erivanle dai postul11ti dell'Ideale iu cui crede, come un coutributo non indifferente nlla caus11 del– l'unione e affratcllamenlo di tulli i popoli. Del rcslo il Movimento Espcrnnti.sta, mi• rando ;mch'eMo all'amore e all'unione di lulle le nazioni, al disopra di ogni e qual- 9ia.'!i differenziazione razziale. culturale e itleologica, non può non CMere con.'!iderato uu movimento d"a,·anguardia !OCialc, uu movimento Jalle finalità altamente sociali f' idealistiche. Roma, 20-11°1959 L'ESl'Ell:AN'rJSTA 1,181-:IITAKIO Non siomo rompletamr11le d'accordo cori il t1ostru corrispomlen/1>. Affermare d1e è un do1 1 ere morale stmlfore l'rspemnto è 11n'esageru::ione,pere/ii> ogmmo, in fatto ,li r11lt11rn. deve seguirt> lf' proprie inclina:::io– ni, le proprie pre/ere,ue ed i propri g,,,. sii. Ed è purt>esagerato attribuire cui una li11g110 il patere di unire e di affratellare. l.:11nità e l'affratellamento non li troviamo nello stesso popolo clic p11r parla la stes• 1(1lingua percliè le barriere tra gli 11omi• 11i, più rl1e dul /i11g11a&gin. 10110rastiluite tfo molivi i11terfo,i e d11comli::ioni sociali. A11clie se si parlasse tutti lo stesso linguag• gio potrebbe esserci 11A11almerite la tarre rii B11bcle, cioè la t:0n/11sionedelle iclee e dei pensieri, o le mi:difica::.ioni. Questo. perO. non ca inte,o come JCO• ragiiamenta. Il poter parlare una li11&ua rapi/a ria molti è sempre motivo (li 3ioia e di orrirchimento spirit11ule e morale. Cattivo eervizio postale Brooklyn •~•12-1959 Dopo il numero doppio ,li agosto, 7-8 non lio rice\•uto (liÌI Volontti, che cou !UC• cede? 61

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