Volontà - anno XIII - n.1 - gennaio 1960

A N T o L o G 1 A Amore e storia << Dimmi qualcosa di più di tuo marito. "Nel libro del destino noi siamo nella stessa riga", come dice Shakespeare>>. (<Dove>>? ((In Uomeo e Giulietta>>. ~l Te ne ho parlato a modo mio, o for~c no, cd è solo una mia impre~– sione di averlo visto una ,•oha da lontano, mentre saliva in macchina. Non puoi immaginare com'era scorlato! Non mi è parso affatto cambiato. Sem– pre Jo stesso bel viso onesto, deciso, il più onesto di tutti i visi che io ab– bia visto al mondo. Non un'ombra cli posa, un carattere virile, assoluta– mente privo di qualsiasi finzione. Così cm sempre stato e così è rimasto. Tunavia ho notalo un cambiamento che mi ha allarmato. Come se qual– cosa di astratto fosse entrato in quella fisionomia e l'avesse fatta sfiorite. li suo volto umano, vivo, era diventato una personificazione, un prim::i– pio, la raffigurazione di un'idea. E, osse1·vandolo, ho sentito stringermi iJ cuore. Ho compreso che tutto ciò era la conseguenza di quelle forze a cui egli si era dato, forze grandiose, ma fatali e spietate, che un giorno non avranno pielà nemmeno di lui. Mi è sembrato che egli fosse come se– gnato, che portasse il segno di una condanna. l\la forse sbaglio, forse sono stata influenzata dalle tue parole, quando mi hai descritto il vostro in– contro. Oltre all'amore io prendo da te tante altre cose! >). « No, parlami di voi prima della rivoluzione ». Molto presto nella mia vita ho cominciato a sognare la purezza. Lui ne era la personificazione. Sai, abitavamo quasi nello stesso co1·- 1ile, io, lui e Galiullin. lo ero la sua passione infantile. Quando mi ve• deva si sentiva venir meno, agghiacciava. Forse non sta Lene che racconti questo, lo so. Ma sarebbe peggio se fingessi di non saperlo. Ero la sua passione di ragazzo, quella passione che rende schiavi e di solito si tiene celata, perchè l'orgoglio infantile non permette di confessarla, e che tut– tavia è dipinta sul viso ed è palese a tulti. Diventammo nwici. Ma lui ed io siamo tanto diversi quanto io sono uguale a te. Allora però lo scelsi ( •) da: B. L. Pasternek, li dottor Zhivago, Feltrinelli Editore, Milano. 50

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