Volontà - anno XIII - n.1 - gennaio 1960

2 - Scomparsa dei sindacati Parigi, dicembre 1959 J po e H I movimcnli rivendicuti.vi che si sono abbozzati verso la mct:1 di dicembre, principalmente trn gli irnpiegati slatali e. nei pubhlici servizi, non si sono nè allargati nè prohmgati. L'apatia della classe operaia è grande. L'immobilismo dei !,ind:wati è c1uasi totale. Vi si può vedere il risultato d'wrn certa prosperità e que– sta spiegazione è giusta. Ma, sul 11iano sociale l'apatia e l'immobilismo cor– rispondono ud un kuomeno particolare che è qurllo della trasformazione clellu funzione dei sindacati. Le centrali simlucali e le federazioni industriali, forti d'una l< rup• prescntanza » ufficialmenle riconosciuta, concentrano i loro sforzi in trat– tative con gli organismi padronali, allo scopo di ollcncre dei vantaggi di carattere gencrnle. Cosi, dei sistemi di assicurazione per la di.c:.occupu– zione - in cli.versi settori industriali importanti - sono stati preparati e funzionano già da parecchi mesi. Di tanto in tanto - e sempre- piil di rado - eontrntLi collettivi sono firmati che fissano i salari minimi e le condizioni di lavoro. Senza negare che queste. trattative portano quulchevolta dei vanlaggi ai salariati - piil che altro pcrchè la congiuntura economica è fa,orevole - bisogna vederne le conseguenze. La prima è che L • azione sindacale si svolge sempre meno sui luoghi di lavoro, cioè sotto il controllo e l'impul:,o dei sindacati interessati, tanto che i sindacati sembrano delle amministra. zioni che risiedono u Parigi e sulla vita delle quali l'influenza dei membri è poco sensibile. Lu seconda conseguenza è che il cupo d'impresa ·iprende J'iniziativa sui problemi essenziali e 1;i trova in posizione favorevole per manovrare tra gli ordini generali del governo e. i contratti molto vaghi firmati tra i rappresentanti operai e quelli padronali per l'insieme d'una industria. Così, il distacco operaio dai sindacati si fa sempre pili sentire. La politica svolta dal governo della V Repubblica, per quel tanto che la suddetta politica si maniiesta in un modo intelligibile, tende a far pre• cipitare questa evoluzione. Eccone decisioni recenti. C'è, irmanzitutto, Ja iamosa legge destinata a favorire. l'interesse dei salariati nell'anda– mento dell'impresa. Nono.11tante che avesse suscitato l'opposizione di prin• CÌJlio dei sindacati e poco. entusiasmo nei lavoratori, essa contribuirà a legare maggiormente. il salariato all'officina in cui lavora. Nessuna politica sinda– cale operaia cm definita, nessun sfor-1:0 d'intervento operaio si ern mani• testato, nessun scopo capace d'interessare gli operai era stato agitato, per– ciò non rimane che l'uttesa di un premio alla fine dell'anno, la cui impor– tanza sarà lasciata al buon volere pudronale, sulla Icde d'un bilancio ge• neralmente truccato e in ogni modo incomprensibile per un lavoratore. Successivamente una legge è stata promulgata concerncnlc la « pro– mozione sociale )), che intende « mettere a disposizione dei lavoratori dei mezzi di formazione e di pe.rfezionamenlo propri a facilitare il loro ne• 36

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