Volontà - anno XIII - n.1 - gennaio 1960

Le prigioni, un residuo di barbarie p I E R O C A LA !\f AN D RE J, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella cultura e nella vi1a sociale del nostro paese, il 27-28 ottobre 1948, intervenen– do alla Carnera dei deputati sulla inchiesta sulle carceri e le torture di cui era staio animatore, ricordava il seguente episodio: « Ai primi di settembre, al con– gresso dell'Unione parlamentare eu– ropea ad Jnterlakeu, al quale inter– vennero numerosi colleghi che vedo presenti in quest'aula, ci accadde, nel discutere un disegno prelimina– re di costituzione federale. europea, di imbatterci in un articolo, che nel– la sua semplicità era più terribile di qualsiasi invettiva: << E' vietata la tortura >>. Nel leggerlo, abbiamo provato un' impressione di terrore: in Europa, nel 1948, c'è dunque bi– sogno di inserire nel progetto di una costituzione federale, da cui po– tranno essere relli domani gli Stati uniti d'Europa, questa avvertenza? » Da allora sono passati più di Il anui e solo la morte, avvenuta tre anni fa, ha risparmiato a Piero Ca– lamandrei il dolore e la vergogna di sapere che la tortura è stata impie– gata dai francesi in Alge.ria, con la stessa ferocia raffinatezza con cui le S.S. tedesche se ne servivano sul ter– ritorio (ran<:ese e sugli altri da lo– ro occupali durante la guerra. Gli è stato risparmialo il dolore di sa– pere che persino nelle prigioni di Parit!i, la citti1 che gode (ama di essere la pii:1 civile del mondo, la tortura è applicata a quegli alge– rini che vogliono un'Algeria libe– ra. E gli è anche stato risparmiato lo sconforto di vedere qucll'abbon– dan1e documentazione che egli ben conosceva, arricchirsi maggiormen• te, con fatti dolorosi cd ignobili che sono riusciti a forzare il segreto delle prigioni ed hanno gettato u– na triste e fosca luce sul regime dei penitenziari. Basta accennare solo a quelli che sono accaduti in que– sti ultimi mesi per rendersi conto delle brutture e tragedie che là av– vengono. Ci sono state le ri,,elazioni di un detenuto sui metodi infami di tor– tura del penitenziario di Porto Azzurro (ex-Porlolongone: il cam– biamento di nome non ha soppres– so gli orrori che hanno reso in– fame quell'istituto di pena). Ci so– no stati tre detenuti, nella casa di lavoro di Castelfranco in Emilia~ che hanno ingoiato chiodi tolti dal– le loro scarpe, per protestare con– tro nn trattamento che, per essere quello di una casa di lavoro, non ha nulla da invidiare alle tristi con• dizioni delle prigioni vere e pro– prie. E, rcccnlissimo, c'è stato l'e– pisodio del giovane Marcello Eli– sei, che è stato trovato morto sul (( Ictio di contenzione )), nelle pri– gioni di Regina Cocli. Questo doloroso Calto accadeva preci~amente il 29 novembre 1959, nella nos:.tra c'api1ale che, come 27

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