Volontà - anno XII - n.11 - novembre 1959

SCHEDE DI PICCOLA ECONOMIA Sul sistematributario. Ci sono tante cose da dire che non ~i sa neppure da che parte comin– ciare, Dal bilancio pubblicato dalla Tesoreria di slato relativo alla gestio– ne 1958-59 si apprende che le entrate sono rappresentale per circa il 90% dalle cillrate di caraltcre tributario, per un valore complessivo, tra ordi– narie e slraordinarie, di ben 2809 miliardi di lire, pari a circa il 20% del reddito nazionale 1 il cui valore annunciato assomma a 14393 miliar<li di lire. Intercssanle però è Yedcrc in quale rapporto stiano fra di loro le im– poste direlle e (1uelle indirelle, cioè fra ,1uclle impos1e che incidono di– rellamente sul reddito - e che diventano progressivamente più ahc a ma– no a mano che aumenta il reddito dichiaralo - e c1uelle invece ehe si pagano indirettamente all'acquisto dei generi di necessilà che finiscono per essere pagate solamente dni consumntori, dato che i produttori possono scaricarne l'onere sull'ultimo anello cle1la catena economica, cioè il consu– matore. Ebbene le imposte dirette sono solamente il 2•i% del totale delle imposte mentre c1uelle indirclle ne rappresentano il 76%. Vediamole in uno specchietto riassuntivo ulla pagina seguente. Sarebbe interessante ora sapere in che misura c1uesto carico tributario si ripartisce sul reddito individuale, a11o scopo di vedere come il sistema di li,•ellamento subdolo che deriva dal criterio di imposte dirette e indi– rclle ricomponga i dali reali di ciò che pagano i ricchi a conrronto dei poveri per mantenere lo staio e i servizi che questi presla. Ma l"impresw non è tacile. Quando si cercano dati reali sulla strutlura del paese si sco– prono J>resto dei silenzi che non è facile colmare. L'Istituto centrale di statistica per esempio divideva le fonti del red– dito in queste proporzioni pcrcentuali. 1 I redditi provenienti eia lavoro di– pendente per 1c principali attività, agricoltura, industria, altre allività e 1 1 dati si riferiscono a) 1958. 622

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