Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959
patria subita in anticipo - di una famiglia di borghesi italiani delPingras• so posbelhco: madre, cognata, figlioletti invadenti; incapacità di compren– dere una parola d'una lingua straniera, anche quando emessa dal control- lore, appunto per richiedere i biglietti. · La campagna è fatta di macchie verdi e di cespiti di sassi misti a vege• tazione selvatica, per quasi due ore di treno; terra poco fertile, lasciala in quelle condizioni. Se i francesi avessero impiegato, per migliorarla, la milionesima parte dei mezzi gettati nel Nordafrica, vedrei un paese stu• pendo, anzichè una campagna semibrulla; però l'Africa sarebbe rimasta tutta deserta come un secolo fa e gli arabi non avrebbero imparato nulla: tanto meno a ribellarsi. Non solo agli europei, ma anche ai padroni nazio• nali. Quindi è meglio così. Dopo Cannes 1e carrozze si riempiono, accogliendo i reduci dalla vil– leggiatura superJusso. Etére preziosissime, con le valigie lievi, di cuoio bian– co; giovani virgulti femminili, in pantaloni, goH e borsa da viaggio, di una eleganza sobria e contro1lata, profumate unicamente della loro freschezza e pulizia ( tanto poco arabe, tanto poco berbere: che piacere solo guar• darle!); giovani vestiti in modo odioso; signori tra i cinquanta e i sessanta, olfatti\•amente neutralizzati, anche se adiposi, da un uso metodico di la. vanda e di colonia al cuoio. Anch'io li dentro, con i miei black jeans ancora più sbiaditi, con qualche macchietta di calce in fondo, che non sono riu• scito a mandar via Javandoli in Eretta, l'ultimo giorno di campo; e la liO· lita giacca di maglia beige, più scucita. Quando il TEE arriva, col suo carico prezioso, alla frontiera, c'è la breve noia dei controlli. I francesi passano rapidamente, ma q·ualche ten– tativo lo fanno. Dato l'abbigliamento dissonante, con me indugiano più .a luogo:« Ha denaro'?" ((Settantacinque franchi>>.« Soltanto?))« Non ven– go dalla Francia, ma dal Marocco». << Ha franchi marocchini?,, « Cento– quindici».« E lire italiane?»<< Milleduecentoquindici». Finalmente si con– vince e lascia la preda; nrn quanto è cretina questa piccola caccia all'uomo e al biglietto del tram, questo contare le decine di franchi svalutati da parte di un paese che spreca ogni giorno milioni di franchi pesanti per una guerra che non vincerà mai, per occupare una terra che è già diventata d'un altro. Il controllo italiano è ancora pili veloce; mi accorgo subito d'esser tornato neJla mia patria; dove basta il censo, la sua ap1>areDza o il suo sospetto, per ricevere graziosi gesti di deferenza, e aprire in molte direzioni - fuori che quelle di un progresso intelligente - comode strade; dove la licenza è più bella, se si (a il segno della croce. Ma su, presto! Il TEE non deve perdere, a Ventimiglia, più dei cin• que minuti stabiliti da11'orario; a Chiasso ogni normale direttissimo può fermarsi mezz'ora. A scanso di equivoci: vorrei che gli omnibus ci mettes• sero tre minuti, a passare le frontiere; non trenta anche i rapidi. V1ac1uo G,nASSI 597
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy