Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

Sturm uml Dran,; ( si ricordi « I banditi.» di Schiller), e, passando 1~er ~l byronismo, ave,·a culminato nelle ri\'oluzioni libernli del 1848 e nel lltan1- smo di Nie1zsche, non era estraneo agli allentati anarchici di fine secolo, i cui autori si prescntnvuno come franchi-tiratori nella guerra contro la so– cietà. In quell'epoca ciò si chianun•a (( propaganda mediante il fnuo ». Co– s'era quello che si voleva « propagare » "!: lo spiri lo di rivolta e l'iniziativa individuale connessa con quello. Accanto a questa « propaganda» ce n'era un'altra, <iuella di Kropotkin, Reclus, Malatesta, etc., che consistevo nel pre– sentare solu~.ioni di liberlà ai problemi politico-ecouomici di quell'epoca. Quasi tulle tfuestc soluzioni si basavano sulla scienza e tentavano coordi– narsi in sisrema. Forse unica eccezione (unitamente a Merlino che ben pre– sto uscì dal nostro campo), Malatcsla. Quest'ultimo parlava naturalmente a linguaggio dei suoi tempi. ma sempre si trattenne dal generalizzare. dallo stabilire valori assoluti, dal lasciare che (< 1a let1era uccidesse lo spirito >1, Ebbe il genio della semplicità, negando che l'anarchismo fosse una filosofia e riducendo alla semplice 1· profonda esigenza di giuslizia sociale .e cli li– bertà poli1ica, che lutti gli uomini non malati di « poterih! » 1 hanno sentito spontaneamente dal principio dei secoli. Quesla assenza cli un sistema. que– sta non prcoccu1mzione per la (< verità assoluta>>, questo carallere apparen– temente occasionale di lutti i suoi sc:rilli costituiscono appunto la base del suo valore p1!rmanente. La fisica nucleare può avere supcrnto com11lctameute la scienza sulla quale si basa"a Kropotkin. ma non ha distrutto la necessità di pane, di lihertà, di amore. che scnle l'uomo. Per questa ragione Mala– tesla è, per lo meno nelle sue affermazioni ili principio se non negli esempi che cita, un nostro contemporaneo. E i suoi scritti possono essere anl"'ora un punto di parlenza per accostarsi nJl'ultima generazione, tenendo in conto soltanto i mu!amf>nti ,·lw ~; cion" rrMlotti 1wl mondo che ci circonda e dli' egli os..i::crvòallentamente fino al momenln della sua morte nel 1932, con• servando sino all'ultimo iF.tanle la « <·ir('Ostanziali1à >1 della sua produzione scritta. De1lc generazioni che abbiamo ricordate rom,~ anl'OrH allivc all'interno del nostTo rno,•im~nlo, la prima è caratterizzala ancora, come quella degli uhimi deC'enni del secolo XIX. dalla mistica della ri,•oluzione <' tlalla men– talità scientifista ! la s('rnncla, che ha soff('rlo l'urlo della rivoluzione russa (in Germania e in Italia con vent'anni di ritardo), ha trasformato questa mistica in senso tecnicista P rcalisli(•O ( moho »iù l<'cnicista che veramente realistico); è la generazione che in Europa si chioma << flella resistenza», la ~rnernzione che si suole chinmarr P~i11Lc1.1zialista. qu<'lla delJ'uomo oscuro, la generazione « bruciata ,1, che si salvò nella sua parte migliore grazie a 1 Out'~tn pnrola, che non esiste in ll<'SSUTlll ingua, è Sllllll creata dal 1,:1.'ncrnlcAram– burn, che l111gO\'Cmato per un certo 1cmpo l'Argentina in nome del movimen10 che ha cacci:110 Pcr\)11, ed impiegala da lui con molta cr6cacia in uu discon.o. 486

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