Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

Davanti ad una tale rea::.ione della stampa e dell'opinione pubblica c'è da chiedersi se sociologi, psicologi, medici. educntori ed altri che da cin-– quant' anni swdiano il fenomeno della delinquen=a giovanile, abbiano fo.. vorato nel deserto. No, non hanno lavorato nel deserto, ma lrnmw parlato e parlano a gente che non vuole ascoltarli. Quanti sono i genitori che accettano di riconoscere che non sanno fare i genitori, che non sono prepa.rati (e molti, è doveroso riconoscerlo, non per colpa loro) al difficile compii.o dell'educazione? Eppure quegli studiosi hanno deuo e ripetuto più. volte - anche recentemente in un con-– gresso internazione che si è tentt.t.o a Sévres, nelle vicinanze di Parigi - che l'asocialiuì de.i raga::.zi proviene in gran pari.e dalla carenza di affetti familiari, dall'isolamento e dnll'ahbandotio di cui essi soffrono. E le fu-– ghe da casa, le rapir1e, le violenze sono le manifesta=ioni <li quella llSO– cia.lità. Così, è pure difficile (·he la gente si convinca che il fenomeno della de– linquenza gioranile è dovuto alla Societù, alle sue st.rutture, alle .me iner-– zie, alle sue deficienze. O se accetta questa conclusione degli scienziati, pen.sa alla Società come se fosse qualcltecosa di estraneo ad essa.. Non Ùa– bili.~ce nessun rapporto tra di essa e la Società, non pensa che un insieme u,cinle i-' bello o bruuo, buono o cattivo a seconda delle qualità o dei di– fetti dei suoi component.i. Capri, non;. la f! iovent.ii scioccamente esibizionista dei Ciano e C., ma è anche l'ambiente che tollem le immorali scempiaggini dei blasonati e dei ricchi. Positano, non è la. sua ricca clientela di turisti annoiati che or– gani=za sonlUOBi ricevimenti per i suoi cani profumf1ti ed it1f!_ioielfoti, mn è anche la gente che vede e .<ila ziun e permette che insult.i così 1·ergognosi siano fatti alla fame dei p0t;eri. La Società è faua da gruppi di rttpaci, che sono le 1angs dei delin– quent.i ricchi, e dalle moltitudini rasscgnote e pas,~ive; è fatta di gente che disprezza i v<llori morali perchè sa che fo ricchezza e il potere sono valori reali; da gente che 1.mluta a milioni. un bel corpo di domw o i buoni mu– scoli maschili e ,ton tiene in cor1to il cervello e le braccia produttive. Tutti i nostri co.~tumi sociali sono improntati a questa valutazione. Non c'è, quindi, da stupir.~i rlw in questo rlima sociale, i giornni pensir10 alle fuori serie. alla vitct lussuosa, alle nvventure e siano nsses.<~io11at.i dal sesso. La 110.~trasocietcì non lw bisogno di orgnnizzari per difendersi contro il tcppi:m,o dei giovanis.'>imi. ma frn bi,~og,ro di rinnovare profondamer1te se .~tessa. Biso![.na rironoH·cre che la stamrm ha ancora un prande powre sulla opinione pubblica. Quando e.ç.~avuole può veramente formarla. Peaaro rlw e.'>MI non imniN!hi lo .~tr>s.-;o =e.loe la !ò/e.~sapassione che lta me.~so in quest'occasione per alla(·car,çi ad altri mali sociali che costimi– ~cono un pericolo ma{l!{Ìore per gli uomini della delinquen;;a minorile. Per esempio: sarebbe interessante un'inchie.'>ta .~id numero delle vit- 483

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