Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

volontà Medico cura te stesso ANNO Xli n. 9 Settembre 1050 L 'A ne o MEN T o del giorno dellc1,grande stampa è la delinqu,en:a dei giovani. I suoi episodi occupmw ogni giorno la cronaca elci quotidiani ,e fanno oggetto di lungl,i articoli si,, tulle le più grnndi pubblicazioni. /11, certi momenti si lia l'impressione che quel fenomeno costituisca il pericolo n. J della nostra società. Non ci sarebbe eia stupirsi che qucdcl1e bravo cit– wdi,w, incontrandosi con una banda di giovani allegri e scau.::.onati, pen– .sasse di trovarsi davanti ad una di c1ucllc tali gangs cli mirwre11ni e si di– /endesse ancor pri.,11a di c.~sere molestato. Non ci sono Mate, in questi gior– ni, più richieste di permessi di porto d'armi per difesa personale, da paru• degli auwmobilisti? /., "episodio di delinquenza giovt1nilc che ha fauo scorrere piti incliio– slro è quello omwi arcinoto di Bracciano. La raga:,;:,;a Alba Sbrighi, per di– /emlcrsi contro ci11<1uegiouani che volevano violentarla, ne /cri grave– mente urw. (Non l'uct_•isc come ripeti, in coro la stampa. [.,a morte suprar·– ve,me in seguito per dissanguamento pcrchè il ferito ve,111e ... con1ggiosa– me111e abbandonato dai suoi quattro complici). D'episodio è imlubbiamente tragico percl,è è costato la vita ad un uo– mo. Ala altri ve ne sono stoti della stessa gravilà - J>eresempio quello <lell'orefice di Milano - e non. sono stati nl centro delle discussioni sulla stam J>C' come <1uello di Bracciano. /.,e discu.~sioni sono state in parte provocate da padre Rotondi che ha -affermato che una dorma « può percuotere, ferire cd uc,·idcre anche l'in– giusto a{Cgressorc della sua purezza», (lmmct.tcmlo così, lui cristiano, clic si deve rispondere alla 1·iolen::.a con le, violenza e facendo coincidere la pure:za di una donna con la sua L'erginità. L'impressione, però, che se ne lw è che queste discussioni abbiano sconfinato dalla tragicità del fatto e ne diano un'impostazione fitti:ia. Gli interlocutori si sostiwiscono ai prir wgo11isti senza poterne vivere i momenti di angoscia e di incubo. Quindi pare un'assurdità uoler stabilire una scala di valori in nti alcuni mettono più in alto l'onore ed altri la vita umana, o chiedersi se si ha il diritto di .z,aiderc. Sono due domande clic neppure lontanamente potenmo affacciar– si alla coscien=n di Albtt Sbrighi la quale, nel momento della bestiale ag• 181

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