Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

noi ci fu, nel 1948, la creazione dell'U.S.l., che \·oleva e:11sere la continuazione della vec– chia U.S.l. che era stata molto combattiva prima del fascismo. Ma in tempi iu cui il sindacalismo era s1a10 svuotalo di ogni contenu10, non pote\'a quel lentativo avere successo. Perciò è rimasto 11oca cosa, con nessuna influenza nel mondo dei lavorato– ri. U.M. è per l'unità sindacale; egli 11ensa (è rimasto nella C.G.I.L. nonostante tutti gli errori di quella grande ccutrale sinda• cale) che se « gli anarchici avessero realiz– zato un lavoro serio nel movimento ope– raio, una minoranza forte di oppositori si sarebbe formata dentro la C.G.LL ,, una svoha decisiva a\'tehhc potuto prodursi ed una nuova direzione autonoma avreb– be potuto trovare numerose adesioni e pro– durre meravigliose sorpreso». Questa lesi di U. 1\1, è discutibile, non foss'ahro perchè si fonda su dei se. Jnvece ci pare accettabile la sua conclusione: « l1 problema merita di essere ripreso e stu• diato da un diverso punto di vis1a: (mou iu funzione dell'appar1enem:a degli anarchici a una qunlsiasi organizzazione sindacale, ma in funzione di ciò che gli anarchici, in• teressati ai problemi del lavoro, possono apportare al sindacato (opposizione ai me– todi riformis1i e legalitari, rivolta contro il capi1alismo e contro lo S1ato, amore della giustizia e della liber1à) e di ciò che ne possono ricavare (sim1>a1ie dei lavoratori Ira i quali operano, stima J)er l'ideale a– narchico e, forse, nuovi contpagni eonqui– Slati alle nostre idee) ». (E' certamente un errore del traduttore l'aver si1ua10 il congresso di Carrara in siug110 anzichè in seuembre 1945. U. l\L lo cita per mostrare, e riporla la mozione in pro11osi10, fjual'è stato J'a11eggiamcn10 degli anarchici i1aliani cli fronte al pro– blema sindacale. l\fa giaechè 1ier la C.G.I.L. ci1a il patto di Roma del sett. 1944 - quando cioè l'l1alia era ancora in guerra - era bene dire (pcrchè c'è tendenza in meuo a noi a relegarlo nell'oblio) che un congresso anarchico, a cui par1cci11arono umi i delegati clcll'haliu liberata, dalla Sicilia, alla Sardegna, a Roma, ,,i era staio a Napoli nel settembro 19<14, che aveva pre•• so, di fronte ai problemi del lavoro, la posizione che venne poi riconrermata nel Congresso di Carrara). V. Un romanzo •ulla Spagna Bruno Sereni Sia scrivendo un altro ro• manzo, au1obiografìco, dal titolo « La Ram– bla di Barcellona » che com11rencle gli an– ni degli avvenimellli spagnoli dal 1936-1939. Come muieipazione di questa nuova o– pera di B. S. La parola del popolo,1 ha pub– blicalo nel suo ultimo numero un capitolo in1itola10: « CarniIlo Berneri e le colonne Uel lem11io ». Vi troviamo tratteggiate, in un mo,lo suggestivo, figure di volonlari i• taliani conii in Spagna a combattere il fa. · scismo sJ)agnolo, in ancsa di potersi batte• re contro quello di casa loro, con i loro problemi, i loro dubbi, le loro SJleranze. Il caJ)itolo è in gran parie dedicato a Camillo Berneri per il quale, è chiaro, che l'aUlore ha moha simpa1ia e stima, lnfani la figura morale e i111elle11uale che ne esce ha una sua grandezza. E so11ratulto B. S. insiste sulla posizione chiara che C. B. a,•eva 11resoal fronle agli avvenimenti spagnoli, Più chiaroveggente di lanti altri impgenali nella stessa lotta, egli aveva ·gettato il grido d'allanne comro 1 pericoli che minacciavano la rivoluzione spagnola. Allendiamo con imJ)azienza il romanzo che sarà un'ahra « testimonianza » su quel- 1' in1eressar11e 11criodo dt>lla storia della S1iagna. Documentoaione interaHonte, La rivista Il movimento operaio e Socia• lista iri /.,iguria,1 chr t1bbiamo già segnala– to nel numero preceden1e, conliene uno studio sulla ((Tnternazionale e Società t1f– fratellate nel Genovesa10 dal 1870 al 1880» e pubblica intcrcssan1i e rari documenti 1 11, 40, giugno-luglio 1959,451 Norlh Ra– cine Avenue, Chicago 22, lii 477

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