Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

re cli « cadere» quasi a cercare una anticipala assoluzione da quelle « conCcssore » laiche; <ruante che ri– \'enclicano l'amore raggiunto a quel « prezzo »; infinite situazioni, sem– ?lici e complesse, sorrideuli e tra• g-iche, ma quasi sempre collegale al sesso e ai rapporti sessuali. Del re– sto è del tutto naturale. Le donne sono di carne e ossa come gli nomi– ni e cercano la loro libertà come noi la cerchiamo, anche \lucllc. ses– suale. Solo ponendole come slru– menti passi"i, in una posizione dc– graclanle <1uindi, si posson emellere giudizi così drastici. Castità o ona– nismo. Fosse ,•ero, non daremmo unh lira svalutala per la soprav\'i\'eD7.k del governo. Ma Corse il meccanismo mentnle che sta sotto a questa conclusir,nc è espresso chiaramente da un leuon·, che traila il problema con una lo– gica r>er melà economica e per· nH'• tà conformista. « Gli italiani ... hanno innai11 una moralità, clericale che dir si \'Oglia. che ra loro distinguere un amore sacro da un amore profano. [I gi!l– vanc italiano prima rispcltava ln fì. danzata e poi andava in una « ca– sa »,... invece oggi il giovane ciel 110- s1ro paese è spinto al fìdnnzamcnlo dal desiderio di una donna che nul– la gli concede se non in \'ista del . matrimonio ... Le donne sono consa– pevoli dello slato d'allarme in cui si trovano gli uomini e, se fìno a ieri c'era in esse un onesto pudore, attualmente esso è di\'enuto inte– r·essalo... L'11more che si paga oggi lrn un prez7,o molto caro che la maggior parte deJla gioventù (stuclenli, ma– rinai, soldati ect.) non può pagare. A quale clii media un uomo può per- 416 mettersi di sposarsi? Diciamo con ollimismo a 25 anni. E fino a quel– Petà, con la mcotalitìa della donna italiana, io che modo de,•e maoife– slare la sua pur minima virili– tà?! ... )). Ecco il meccanismo si chiarisce e ~ppare uno schema. La donna si i– den1i6ca con il concetto della ma• dre, con la emme maiuscola, così come la Jelteralura più sdolcinata e più terribilmente tradizionalista, ci propone da secoli. Il concetto per il quale non esistono sufficierHi agget• tivi capaci di illustrare la santità. e la sublimazione della sua !uu– zionc. Che la madre poi possa og– gelti,•amente commellere errori in buona o caltiva fede, risul1are una buona o catti\'a madre, una buona o cattiva moglie, scadente o ardente amante ciel proprio compagno, aiu– tarlo nella catti,•a sorte o rO\'inarlo nella buona, tulio ciò non tocca il concetto. Semmai è una degenera• 7.ione incomprensibile. capace solo di suscitare sdegno e clispre7,zo. Peso terribile di un concetto. La donna 1 sotto il peso cli codesto mo• clcllo inumano in cui è s1uta posta per meglio asservi ria al desiderio di prepotere degli uomini, vi si è adat– lala o, per meglio dire, ha cercato di adattarsi. Cerio che è buffo par• lare della. .sua mentalità. come fosse stata la generazione delle donne a darsi quello slnto. Basterebbe cila• re gli articoli ciel codice - che han– no fatto gli uomini - per vedere <ruunto dipenda dalla sua mentali– tà essere nf!lla condi7.ione in cui "'ie– ne tenuta. Quando il suo adulterio è più adul!ero di quc11o maschile, quando le si impedisce di 1>arleci– pare a delle a1ti, 1 ità riservale all'uo– mo, quando non le si riconosce la

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