Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

R V S T E (COM MEN T 1) Piero Calamandrei Abbiamo l'impressione ch'esso ci ritor– ni in1ero con il numero slraordinario della ri,·isla Il Po11te 1 che gli è dedic:uo. Se non dovessimo sern1Jre fare i conii con il tem– po, che s1ra1ipiamo alle nos1re occupn– zioni 1111otidiane, al riposo, :illa famiglia, a,·remmo fono una lunga 1,rcsen1:izione di ques10 ,•olume cosi mcri1e,•ole di lode. Ci accon1en1ia1110 di segnalarlo. E' un ,•o• lume di 42-i pagg. con SC(itli dei migliori amici del grande scom11ariio. Enriquez A– gnoleni, Tumiati, Bobbio, Finzi, Flora, Parri, C. Carrone, Valirmi, Piccardi, An– lonicelli, Barile, Sacchi, Garofnlo, Cola– cicchi, fanno ri\'ivere la ricca 11e1"i!onali1à di Piero Calamandrci. Ne senliamo la sua grandezza auraver.so il giuris1a, l'aY,·oca10, (« il diriuo gli sen•ì per affacciarsi sul mondo degli uomini, di cui il diriuo è una J>arte .... ») lo scriuore, l'artista, il .:orobaneute per tulle le libertà e contro lune le ingiustizie. Semiamo il fascino del13 su:i profonda umanità. .Con gli scrilli riC\'oca1i,•i, ,,j sono mol• li inediti di P. Calamandrei: l'arringa con• tro la banda carit:I, le lettere alla sorella scritte durante la prima guerra mondiale & quelle a Pancrazi. e tanto nelle une quanto nelle altre \'tdiamo un Cal.amandrei più iruimo, e yj è un'anticipazione di un Dia, rio, che sarù pubblicato prossin1:1me111e,del periodo che va dal primo aprile 1939 :il 6 giugno 19:15. Sano gli anni neri: si ca– pisce come P. Calamandrei abbia sentito il bisogno di scri,·ere. E' importanto quindi, per gli av,·cnimenti, i pensieri, le ,·oci: le no1izie che "i sono 1101a1ee che danno « un quadro, forse ineguagliato, di una parie della società italiana sono il fasci– smo». Completa il bel ,•olumc la biblio– grafia degli scriui di Piero Cal:imandrci. 1 Numera straordinaria de Il Pomc. suppi. al n. di no,•embre 1958, Edizioni La Nuo\'a ltalia, Firenze. Storia degli anarchici della Spe:r.ia I 1111.2 e J di Il movimento operaio e socialisfl1 in I~iguria 2 co111iene la seconda 1>un1a1adello serino di GaelaM Perillo « IL 11wvirne1110anarchico alla Spezia dal 1888 :il 1893 » che ave\'amo gi:"1segnalalo 11t1l 11. 3 della nostra ri,·is1a. E' un lungo studio, lucido ed obiettivo, su un periodo molto interessan1e delle Ione OJteraie a cui gli anarchici, rnoho numerosi a S11ezia (il 11refctto di Genova Muuicchi scriYeYa il 20-3,1890 che erano 500, ma il so1to11rc.:fot10 ColhertArdo di S11e– zia ris11ondeYa che erano molto cli più), 1mrtecipavano attivamente. Q11es10studio attinge le principali noti– .tic dal car1eggio tra la sono11rde1tura di S11eziae la 1,refe11ura di Genova, consen,ato ncll'A:-chil'io di Stato di <1ues1'uhima cit• ti, 1.1 da fU)alche sentenza di tribunale pro– nunciata co111ro·gli anarchici. (Siamo sem• pre restii. noi anarehiei, 11fare la storia di noi stessi, ma 11olizi11 e magistratura la fon. no per noi!). Gaetano Perillo rende ommggio {pur di– vergendo nei mezzi can cui essi si propone• \'ano di raggiungere i loro obienivi) alla combattivit:I degli anarchici del 1,eriodo da lui preso in considerazione; riconosce l'im– portanza che essi aYCYana Ira le fon.:e ciel mo,•in1en10 01>eraia (e ciò risulta dai r3p– porti della polizia che accusa,•a gli anar– chici di influire in un modo deleterio sulle maestranze dell'Arsenale e di ahre indu– urie cinadine); riconosce che essi rifiuta– \'ano di considerare ,•alidi agni azione po• litica che mirasse salo a riformare lo S1a10 e l'ordine vigente, e (da fede, la sinceritil o 2 N 1, gennaia-febhraio, e 2:-3, marza. giugno 1958, Vi3 G, D'Annunzio n. I, 11.4, Geno\'a. · 3H

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