Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

LETTERE DE l LETTOKl E' neccssm-io modernizzarsi L'arlicolo di Calassi sull'U.R.S.S. mi è piaciuto mohi!5imo; nc.ssun gioTUalista ha seri li o e ,·isto quanto il Galn!.!liespone; io l'ho lcno due ,,ohe, e non so spiegarmi per– chè non sia stato « lanciato» il numero del– la ri"ista che port:l\'a lo studio completis– simo del Galnssi. Pensa che io a,·rci /"t10 a1111unciare dal– la RA I t111el ,m111ero,si proprio come fan- 1.10 i rolocnlchi. In fallo di diffusione dei nostri giornali, dobbiamo a,·crc idee mo– derne; In circolazione delle ns. stampe fra di noi col sistema di• 50 mmi fo, è sterile. Il nostro 1110,·i1ncn10 è sempre stato im, 1>crniato su poche • personalità ». Guarda la Svizzera do1>0 la scomparsa di Bcrtoni. Idem In Francia dopo S. Faure. Idem la lialia (perchè no?) do1>0Malatesta-Fabbri. Qui con pochissimi uomini di ,·alore il mo,•imenlo .!Ilaancoro .su; e debbo ammi– rtirc la vostra fatica quotidiana 11er tenere accc.9a la fiauuua pur con mezzi precari. Pen.!lo che 11ucsto dira1lar.9i delle nostre fìle, sia dovuto un po' alla vittoria (?) del sistema c:ipitolis1ico-s1a1afo instouratore cli una ,,ita (non ci,·ihà) meccanizzata e ma– tcrialisla, per cui la gioventì1 bulla via Ia lettura di opere risehinratrici, per correre dietro alle no,·ilà meccaniehc-canorc-fieri– s1iehe. Si noi « siamo nel giusto Y1: ma la genie 11011 lo .!lae non ci eapi.!lce. Perehè? E' impossibile che un'idea di poco pi\1 di 60 anni di ,·ita possa smuo– vere credenze e co.!llumi millenari (re1i– gioni) ed organizzazioni centenarie (Stati). Capi!!Co: bisosna tenere la finestra illu– minata, ecco lutto per odeuo. Arri,,o a pensare che per poter riJ>Ctcre i l<.bei tempi », lo Stato-Go,·erno dovrebbe essere in mano :ul una deslra fortemen- 1e reazionaria-forcaiola, le cui leggi col– pissero anche i « parlitoni » fin da spin- 376 gerli nuovamente nel« 10,•versi,•ismo » ! Ap– pnre un controsenso: ma neS&uno sa dir• mi come si possa u.scire da questa situa– zio11e doleiastrn. Naluralmente la destra si guarderà beue dal prendere pron-edi– mcnti anti-libcrali ( ,·a bene questa paro• la?) pcrehè i suoi interessi collimano per– fettamente eoll'a1tuale situazione doleia– slra, calma come l'olio. Certa111en1e a,•remmo do,·uto, dopo Car– rara, proseguire il la,·oro tracciato. In,·ceè 11011 è staio fauo, e la ragione io la vedo 11ell'abi10 mc111ale degli anarchici, sempre coraggiosi cd idealisti 1mri, ma estrema– mente paurosi di ripensare certe tattiche e dot1ri11c ormai sorpass11.1c. Si, vale la pena di persc,'erare. Non fos-– se che per noi. Ma perse,•erare con inlel– ligenza. Voglio dire che <1ues10 momento 11 tranquillante» doncbbe essere propizio Il eerli ripensamenti già più ,•ohe annuo• ciali su «Volontà». Per esempio: astensionismo e libertà. Autorità e ,·ila organizzala. All'antico astensionismo di "oto penso– si potrebbe sostiluire un asteusionismo di elezione. ~Ii spiego: è inutile dire alla gente di non andare a votare: facciamo ridere. La donnetta casalinga che ha eon– <1uistalo il « diritto al volo »; il ,·ecchio pensionato che desidera giustamente l'ade– guamento de11a pensione, non possono se– guirei su questo terreno. D'ahra parte c'è l'obbligo del ,·oto con lieve ammenda mo– rale all'astensionista: sicehè la gente ,•uol ,,i,,cre tranquilla e ,·ota. l\Ja c'è - e mol- 1:'I - gente che ,•ola mah·olentieri, così senza sapere, senza alcun eon,·iucimento. Non sarebbe il caso di dire a mui costoro (sfiduciati, ed anche refrattari) di votare se,1:0 elegsere, cioè scl,eda bianca? ì\li pare che questo astensionismo sia pili pratieo e positi,•o de] vecchio astensioni– smo che sostih1l,•a In scheda all'azione di– retta.

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