Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

Panorama della vita economica e sociale albanese Geoeralitù L " o E s e R I z I o N E dcli' eco- nomia albanese può essere utile per diversi motivi; anche non legati ai. problemi di questo paese, relativi ad altre parti del bacino del Mcd i– terraueo e soprattutto ali' insieme del mondo socialista. Trattandosi, rispetto a quest'ulti– mo. di una specie di microsmo (un milione e mczzzo di abitanti, come Milano, rna 50 per kilomelro qua– dro), gli avvenimenti risultano come vicini e pili chiari; non essendosi verificato, di fallo, alcw1 sostanziale mutamento nelle diretLive politico– economiche governative dal 19 1 15 ad oggi, poichè la destalin-izzt1zio11e fu. llssai cau.tn e quasi meramente ver– bale, la linea di sviluppo è rimasta unic.i e i risultati, sia positivi che negativi, pili evidenti e per così di. re genuini; partila eia una base e• ~,rernamente bassa, una delle infime in Europa, la Intica della ricostru• zione µos1bellica e della eclificazio• ne socialista è slata e continua ad essere - non oslante gli aiuti dal• l'estero - molto più dura che ne– gli ahri paesi dell'Europa socialista, per cui l'importamrn. delle reafo:zn• zioui vi deve esser commisurata; es• sendo l'Albania un paese montuo• ~o, arido e pl'irua della guerra ad economia quasi esclusivamcn1e agri• <'ola, e le sue condizioni simili :1 340 queUe <.lclla Grecia, dellu Turchia, dell'It.alia Meridionale, la sua espe– rienza (uegntivn o positiva) può riu– scire d'indicazione, in sensi e modi diversi, anche all'oCcidente: anche come dimostrazione della reale pos– sibilitì, di avvio a soluzione di a). cuni problemi. L'esame di quanto accnde in Al• bania può riuscire più interessante se la si consideri come uua regione italiana che abbia preso una strada tulla diversa dalle altl'e; al qual fìne occorre tener presente, nella lettura delle comparazioni con l'Italia, che il dato italiano è naturnlmente un valore medio nazionale, mentre sa. rcbbe pili pertinente tm confronto con quello relativo alla sola Italia meridionale; cosa che abbiamo tra– lasciato per le diifìcoltà, le incertez– ze e le iusu16.cieuze che avremmo incontrato. Si ricordi solt.anto che il meridione partecipa al reddito na• ~donale italiano con una quota sti– mata non superiore al quattordici per cento; al ventidue per cento se si includono le isole. Rispetto al 1938 il volume della produzione lorda itulustrfolc era au– mentato, nel 1957, cli 14,6 volte (17 a fine '58); la produzione agricola, globalmente dell'82%: <ruclla di ce• reali di due volte e meizo, <1uella delle culture industriali di sei; il 1otalc degli inves1ime.n1i di 44, la produzione di energia elct1rica di

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