Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959

L 1 alfabeto latino - cioè il contatto (acile con l'occidente, con t.uUa la cultura occidentalet in ambedue le direzioni - poteva essere introdotto eubito dopo la rivolu:cione, <1unndo si trattava cli insegnarlo e farlo usare soltanto da un milione e mezzo ai persone, quanti erano i cinesi capaci di leggere e di scrivere (w1 terzo d'ei quali, probnliilmentc, già n conoscenza di uria fingua estera occidentale, e perciò ulteriormente focflitnto); solo UD ruJlione e meno, su 600 milioni di cinesi, pari a w1 quarto della popola– zione mondiale. Dopo dieci anni dalla rivoluzione, qu11Ddo l'uso dei-'carattcri nazionali è stato diffuso ad altre tlecinc di milioni di persone, la loro abolizione è di– ventata irre:11izzabile. Cosl clie 1a Cina, come la Russia del 1917- dopo la breve audacia di una limìtata riforma delta scrittura -3i è chiusa nel suo •Ondo e nella sua cultura; ha e,•itato di costruire quel ponte solidissimo e iodittrutlibile che l'avrebbe da\'Vero avvicinata agli altri popoli. E per di piir a,•rebhe J'ntto rispMminrt" a cen.tinaia di milioni di uomini lunghi&• filirue, inutili fatiche. 11 consen•fttorismo dei dirigenti pechinesi ha quindi fatto perdere alla c1111t111 della l"iviltà e della pace (ci si pe·rdoni l'espressione consumata, ma la flOFl.tanu è questa) un innnen~o inestimabile contributo. FRANCO J(RACIA CARLO CATTANEOCONTRO LA GUERRAD'ALGERIA << La Francia, coll'agricoltura, col commercio, coll'aJJplicazione dei mpitali e de/1,e scien:::e, e soprallutto coll'abolire un ter:o dellè– imposte, potrebbe in quara,tt'arrni raclàOpJJ;are la sua popolazione; colonia incruenta e clomestica, la quale non si polrebbe perdere per errore d'u11 ammiraglio che prenda male un quarto di venlo, o giochi male una battaglia. Una ~-astacolo,ria agricola in Algeria, già resa dif– ficile dalla gelosa e lenta ce,rtralilà, divien più clifficile sollo l'arnmi, nistra:ione militare d'una guerra perpetu(I, contro un popolo errm1te~~ che occupa mezzo il continente africano. « Alcuni dissero ch'è una scuola di guerra. Scuola tli beduini, ,cuoia d';mboscate, tli rapinll, di omicidio; da cui J>Oca e&perien:a puiJ"portare il solclato s,dle dense linee cli.battaglia ciel Reno e del Po;' ~uola assurda, S!' alcuno intendesse dire che l'ardente gioventù di Fran<'ia abbia bisi>gnO <l' tmdare in A/riCA1a.imparare il coragf{io e deb– ~ mnrtoritTrP '}Ila nazio11.epe~ fare l'e~ercizio n fuoco».· , c. CATTANEO (Di olruni S1t11imQ(l.-rni. nd Polilf>c•11iro.184!) 3()9

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