Volontà - anno XII - n.3 - marzo1959

dioso di cose rime. Ed i contatti che e&li l1a avuto sono dati 1pontanei e liberi (non preparali da ne.mm fiduciario governotit:o). Ci dispiace cf1e A. P. non abbia rilevato clte nel lunso scriuo di V. G. non si fa cenno ai sovernanli ed ai politici ma s• parla soltanto della &ente con cui V. C. e i:enuto a contatto. E questo ha una &ran– de importari:a, perchè non biso&na mai confondere il popolo russo con i suoi 80· vernanti, se non si vuole clitientore ingiu• sti verso uomini che sono come noi, cfie lavorano e soffrono come ,1oi. A. P. detJe riconoscere che non possiamo &opprimere "/al nostro momlo i paesi comuni.fii che .sommano t1 piif Ji 1111 milùirdo cli abitanti. ma cl,e è. it1vece, necenario cercare quanto più si p11ò i co11tt1tti,percliè è &olo (litro• versQ I<, conoscenza diretta desii uomini. ,._J,c croll"eranno le imm<1gi11i. false con cui la propagat1cla intere&sClladei vari governi te11de a prese11taresii. uni agli altri. Qumt• to poi li quello che A. P. dice .tu Unin, Swlin e Krusciov, .titimo quasi complela• mente d'accordo. Se Krusciov è meno fero– ce dei moi due precedessori, lo è certa• mente pe,·cl,è egli regna in condi:iot1i più Jort1111ate.;i1iaspre11dosi la silua:ione, la belva potrebbe rin:esliar.ti in lui, come del resto .!i. risvegliò al momento della rivofo– ,:;io11 e ungl1ere.te . Ma timi gli uomini c/1e hanno il cont(lrt• do, sia in Oriente cl1e in Occidente, hanno ~e~ di potere e vosliono a tutti i co.!ti conservarsi quello cl1e hanno o aumentarlo. Tutti htmno un.'anima imperialista e le di6eren:e tra sii ,mi e gli altri è $Olo di sf11nwture. Pacifismo e violenza Leggendo su Volcmtò (n. 12, dicembre 1958) l'artieolo di Gionnni Baldelli • Tco– Tia, pratica ed ideale• a\'rei \'Oluto subito din•i il mio dissenso dalle idee dell'autore. 'Per fortuna che L'Adunata (28 febbraio 1959) mi ha preceduto con il bell'articolo 1t. Pacifismo e\'angelico 1' di Dando Dandi. Ed ha confotato, meglio di quanto pote.ui farlo io, le tesi errate fii G. Balde.lii. Mi limito, quindi, a rilevare affermazioni che mi sembrano errate: - che alla fona delle organizzazioni proletarie non in tutti i tempi ed in tutti i paesi risposero i capitalisti con la for– za, nè furono tutte le rivendicazioni pro– letarie soppresse nel sangue. - che uno nasce borghese come un altro nasce ebreo e non si può fargliene col• po... per cui per nessun motivo si ha il 1liritto di negare II un uomo la sua uma– nità e di affermare che contro di lui tutto è permesso. i\ti p&re che a queste affermazioni ~i possa ohicnare che il quadro della socie• lii di oggi è un insieme di in,siustizic, erudeltù che certi uomini perpetrano con• lro i loro simili, e che sono i lupi cbe divorano gli agnelli. Per cui per distrug• gcre il male bisogna distn1ggerc i respon– sabili di quel ma]e. Non conosco esempi di conflilli appiana– li e di .rivendicazioni concesse che non sia- 110 a\'VCnuli senza vio1en,:a, senza spargi. mento di sangue. Se è ,·ero che uno 1111• see boTghese, cosi come nasce ebreo, bor• ..ghcse però si può nuche diventare accct– lun<lo tutti i prll'ilegi ed i mezzi di do• minio e di dn1ttamento sugli uomini clie e!istono nella società di oggi. F. M. Drooklyn, marzo 1959. L'Adunata dei RcCrattari citate, da F. M. ha tleclicalo asli orticoli di C. Daldelli un lungo scritto, ini:iando co.!Ì quella di– scussione cl1e era pree:eclibile, dato elle sui temi trnllali ,la C. B. vi .tono nel nollro movimento attegsiamenti ecl orientamenli diversi ( ed è 11110 forwna. seconclo noi, per• cl,è allrimenli non. potrebbe osni anarchico rimanere se stesso e diventeremmo tutti dei conformi.tti). Una prima ri.!posta all'articolo rii C. Buldelli • Appunti sull'immortalità della ,mima• è stato quella di Ugo Martello con lo &criuo •[.,'anima• (Volontà, n. 1, gen– naio 1959) dove l'argomento, .!econdo noi, i': &lato trattalo seriamente e ron, giiule ar– ,omenta:ioni.

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