Volontà - anno XII - n.3 - marzo1959

Il ricatto della disoccupazione Parigi, Cebbrnio 1959 LA CONQUISTA delle qnarante ore di lavoro rnuimannlc era stata se• riumcnte intaccata all'epoca della Libernzioue, quando i pari.ili fe– cero causa comune per chiedere alla classe operaia di lavorare pili che poteva per produrre molto. La formula dei comunisti << rimboccatevi le maniche » significa,•a, in rcnhà, la soppressione della settimana di cinque volte otto ore. D'allora, l'abitudine delle ore supplementari ha preso pie– de, tanto che i salariati contano piì1 sul rendimento delle dodici, quindici o venli ore supplememari che sulla 1>aga corrispondenle alla settimana normale. L'offensiva governativa che mira a creare un settore di disoccupati è il prezzo logico della poli.ticn sindacale - che consiste nell'nbbnndono di ogni politica coerente - condollu dnlle centrali operaie. Tra lavoratori dei ser– vizi pubblici da una parLe, operai delle industrie 1nivate dall'altra, tra categorie pro{essionali, di meno in meno si manifesln In solidarietà. A questa di,,isione, spezzettamento della classe operaia ci si aggiungono ora le differenziazioni tra salariali degli stabilimenti che « non fanno che qua– ranta ore )) e quelli che hanno il « privilegio » di fame cinquanta o pili. Sembra, alla luce di recenli iucidenli, che In differenza eF-istcnte tra le industrie d'uno stesso ramo - certune lavorando in pieno e le altre con un'n11ivi1à rallentata - non si spieghi soltanto con delle rap:ioni di vendita o di 5vendi1a o con il valore piì1 o meno ~rande delle 1eeniche di produ– zione, ma anche con delle operazioni finanziarie. 11 fatto che nell'industria arconnuticn, per esempio, che è nazionalizzata, certe officine esigano dalle loro macstrnnze sessanta ore di lnvoro settimanale, mentre altre liccnzia,w del personale, suppone un intervento volontario. Che nel com1llc.-i.-iometal– lurgico del Nord, il grup1}0 di Fives-Lille abbia 1>roceduto al rinvio di ope– rai. mentre(' notorio che nitri rami pros1,erano. i;i i;piej?n ,·on delle decisio. ni generali: la riorganizzazione delle imprese i;i eITetlua in modo f'he la so– lidarie ti, reale dei complessi industriali con comporti. di fronte ai lavora– tori, delle- responsabilità eolle11ive. Quei;ia politica padronale, avallata dal ~overno, da moho tempo è applicata nel Bel!?ÌO ed ha provo<'nlo lo scio. peto nei bacini minerari di Hainaul. Per rispondere alla E!'.randcmanovra ,lello Staio. dei i-11oilf'<'nocrati e del potere industriale e finanziario è evidente che sarchh<' ne<"C!l~arioun movimen'10 :mdace, <!apa<'Cd'iniziativa, attivo in Of?ni slnhilimcnto ed in ogni servizio, in grado di influire, con tutto il suo peso, per rag~inngere un certo numero di rivendicazioni importanti. Al posto di qucsla forza <li combattimento non abbiamo che delle confoderazioni piì1 abili a re- 171

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