Volontà - anno XII - n.3 - marzo1959

ha der.to: sarebbe estre11wmen1.e,lifficile limitare l'uso di tali armi nu·– cleari. Ci sarà inv8ce una rapid~sima tendenza all'esten.!ione ..... A essere cinici, si sarebbe portati a dire che non e' è proprio niente <linuovo sotto il sole. In America. come ovunque, per mantenere il potere e consolidarlo, bUogna ingannare la gente affi,u;hè es.wi marci, convinta della bontà della causa. Ma il tempo, SC/>puretroppo le,ua.mente, fà giu– .ttizia di. molte bugie. Così. il russo Mikojan è apparso alla credula gen-te, americana un- uomo normale, «senza.nessuna coda.», come avrebbe potuto immaginare i rM.Ssi dopo anni di quadri infernali dipinti dalla stampa in– tereuata. Altrettanta sorpresa probabilmente, avranno provato i ru.sst nel vedere il capitalista Mac Millan alto e magro, sen:a il 1>anciottecaro alla propaganda. Allo stesso modo le bugie sulle bombe atomiche si sve– lano. Ma è inutile continuare. Sembra ormai certo clie ogni dio deve avere il suo diavolo per essere vali<lo. E ogni regime deve avere il .mo contrario per potere mantenere U1sua effic"cia. e non..c'è, se ne crea mao fitti:io da combattere. Quel che importa è che la gente si risvegli cla quesui rassegnatli cre– dulità troppo prolungata e cominci a rifiutare di prestar fede alle inte– ressate menzogne. E che lo dica orwslamen.te , magari facendoci la figura degli imbecilli, com.e riscl1iano i citati cittadini americani. Ma è sempre meglio denunciare il proprio errore piuttosto clie perseverarvi, specie <1uandonel fondo dell'errore, come in, <JUe.sto caso, possono enere in ballo le ragioni stesse della so1>ravvive1i;adella specie umana. Di front.e alla enorme potenza degli stati, questi gruppi di opposi– :i.one che sorgono qua e là, sollecitati dai pericoli che si pros1>ett<uw e da <1uclli,già presenti, sembra,10 ben poca cosa. Ma ci os1.iniamo <t dante no• ti:ia ogni volta che ne veniamo a conoscen::u, per rompere la sen.ta- zione, di isolamento in cui si trovano tutti coloro che già in.. passato avevano as., sunto un atteggiame,1,to critico di. fronte alla politica ,li potenza che ci opprime. E' u,1, compito modesw, ma i ,wstri mez::.i no,1. ci J>errnetto,u>i ,li fare molto di J>iù.;d'altronde co.ta potrernmo fare, senza fare ricorsOI agli stessi m.e::.:i<lipressione iisati dt1. quest.i nemici dell'umwtità? Non vogliamo nè inganrn,re, nè essere ingannati. No,1. vogliamo op• prim.ere n.è essere oppressi. Sappiamo che nella storia c'è sempre statQ chi Ira lottato J>er il potere e chi ha lottato contro il potere, ;, potenti e gli aJpiranti alla />Ott?nza.La cosa essenziale è che ciascuno scelga- per chit :Jchierarsi, giacchè non ci sono posizioni. di comodo. Citi non sceglie è dalla parte dei J>otenti, questo è certo. A. S. Ut

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