Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

Importanza di un Congresso DA QUANDO 11 10111 di classe ha ceduto il ,,asso alla loua per il potere, i partiti sociali8ti e comuni– sii han lasciato la tuta 1nole1aria per la livrea del funzionario politico al servizio di grandi interessi di grup- 1>0 o di Stnto. I loro congressi non ri81)Ccchinuo più esigenze e prospet– ti,•c di 1011nsoci11le mn questioni di convenienze 1>oliticue cli potere, non 1q,pnrtcugono pili nlln storia del 1>ro• lctoria10 mu n quella dei governanti. Anche l'ultimo congresso del partito sociulistn ituliuno si 1,rcsenta sotto questa visuale perchè 1111eh'es1<0 hn risposto n problemi di governo e non ai problemi tlcl po1>0l0, hn sol– levato grnude scalpore nella classe 1>olitica lascitmdo nel silenzio e nel– la indiffercnu la classe 01>eraia. Questo congresso cd il suo annun• ciato divor1,io 1>oli1ico dal pnrtito comunist11 è slnlo trepidnmcnte atle• so dalla nostrn cla!lle dirigente che sta auravcrsando una criti di tra– sformazione piena di incognite. E' a qucsla crisi che il suo dibattilo e le sue risoluzioni si riferiscono e per valutare l'im1>ortanza occorre cono– scere i termini di eun. Qunlcosa di nuovo è appnrso da tempo nelle no– stre sfere dirigenti che oramai al si– curo da nssnlti o 1>r(·ssioni popolari si trovano n d'o\Per lottnre con se stesse con le 1>roprie contraddizio– ni. Scmbrn cli smarrirsi osservando In sclvn di problemi in cui si con- 1orcono governan!Ì e politici; pro- 68 blemi cli politica estera cd intcmn, 1noblemi ist.ituzionaH e di economia s'intrecciano si da formare un gro– viglio inestricabile. Ma tutto diven– ta chiaro e si. spiega quando si rie• sce a scorgere le forze che si urtano sollenndo una tal mwola di 1>r0• blemi. Vi sono tre gruppi di intere11si divergenti che premono sullo Staio ognuno reclamando una proprio po• litica. Vi. sono i capitalisti pri,•uti, dal– le piccole alla grande industria ni quali s'agganciano anche gli agra• ri, che ovunque vedono rosso e gri– dano al comunismo ad ogni iuizin– tiva economica dello Stato e ad ogni tentativo di disgelo nella politica internazionale. In politica estera SO• no (erocemente antisovietici, piì1 R• mericani degli americani ed in poli– tica interna ferocemente antiopcrai ed ostili anche alle piia docili orga• oizzazioni sindacali. Vi sono poi i gruppi dcli' industria monopolista fra i quali seq>eggia un pò di no– stalgia per il passato regime che caldeggiano una politica cs1era di maggior dignità ed iniziativa nazio• nale pur nell'ambito delle alleanze :mtisovictiche cd \IOR politica pater• nalista e corporat.iv11 nll'inlerno, niu• tando a tal fine nnchc quei sind'ac111i c:hc rispondono all'invito. V'è infitH' il capitalismo di Stuto con il suo apparato di controllo economico e le sue industrie che nell'interno mi-

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