Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

<1uc che il Vnn Gcsuchtcn, uno de– gli autori piì1 moderni, non distin– gue affatto Ira Ballo di San Vito e corea, usando i due 1crrnini come sinonimi, e 1rnrla solo di una corea islerica o epidemica, considerandola una semplice varietìt clella corea moderna. Anche la corea col1>isce princi– palmente i fanciulli di sesso (em– miuile dai 5 ai )4 anni e, 1>ii1rara– mente, gli adulti ed i vecchi; piì1 le classi inferiori della popolazione che le superiori. Altre simili1udini: In coren, che dura da 6 a 12 settimnne, anche se non curala (la tera1>ia alluale é del resto quasi ineHìcacc) lcndc 11a1u– rnlmen1c alla guarigione (rari i casi cronici), ma le ricndu1e sono frc– <1uentissime e generalmente ad in– ten•alli regolari, talvolta annual– mente, di preforenza I' autunno. Jnohre le ullu<·irwzioni, visuali e uditive, non sono rare. Nelle cause il ruolo clell'ereclitit é inq>orta111c, sia ('he la corea esi– sta negli ascendenti, sia. come fre– quentemente accade, che si incon- 1 rino nitre nevrosi come l'isteria, l'epile1>sia, la neurastenia. La cau– sa 1'Ìi1 frequente resin ,,erò il reu- 11rn1ismo arlicolarc. mentre quella 1,il1 1am é la malaria. Le altre ('au– i-c :-,)Ilo hl scrofola, la 1ubcrcolosi, la i-i(ilide, le fobbri crnttivc, In feb– brc- 1iCoide, l'esaurimento ol'gnnico, l':mcmia (anche nella forma doro– ticu), la gravidanza. i disturbi me– struali e psicl1ici, l'imitazione. Le <'rnozioui morali e s1.>ecialmcn- 1c le depressive, come la paur_a e I' .111~ictì1, non funno che aprire la porta alla malattia già pronta. Un ruolo identico hanno le sla~ioni fr1·dde e la mancanza di igiene. 2. P a r t e o I a r t à m e r i cl i o u a I i Cause sociali Nel 15.mo secolo la corea o me- glio il Ballo di San Vito mette le radici, dopo aver percorso tutt.1 l"halia, nella regione cli Taranto e darà luogo ad una gra\•e forma cn– demiea meglio conosciuta sollo il nome di <t 1arantismo ,1. La miseria materiale e morale che regnava su 1utta l'Europa nel 14.mo e 15.mo secolo era indescrivibile: quella dell'Italia mcriclionale poi raggiungeva il massimo possibile. Le guerre, le cnreslie, il vaiolo, il tifo, la peste, il colera e, sopra• tutto, la malaria formavnno un am– ~iente doloroso nel <1uale vegetava, 108 é il meglio che si possa dire, il 1>0- polo. Non mancavn poi, in 1111 1>eriodo di cuccia alle streghe, il fanatismo religioso che (aceva considerare tutti questi mali come dei castighi divi– ni; e la collera di Dio andava calma– ta con le J>Cnitenze e le flngcllnzioni. Quale Cosse In situazione della so– cietà meridionale in quest' c1)oca tormentata é anche facilmente com– prensibile dalla lettura di due com– menti storici. « L'atroce lotta che gli Angioini condussero contro gli Aragonesi di Sicilia (dalla fine del 13.rno secolo i11 poi) consumò sterilmente le for-

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