Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

Aepctti medici Gli accenni patologici fatti nel precedente esame storico deb– bono essere completati.. Si è già detto che va fotta distin– zione tra il Dallo di Sau Vi10 e la corea. Il primo é detto, a secondo degli autori, anche grande corea e– pidemi<'a (ormai rara), « ehorea major )), corea ritmica, « chorea Gcrmanorum », << chorea snhatoria et festinas >1. La seconda prende pu– re varie denoiuinazioni: corea vol– gare, << chorea Anglorum », piccola corea, << chorea minor», corea reu– matica, corea legittima. Ed i nomi, almeno in questo caso, significano qualcosa. Nel Ballo di San Vito non esisto– no il tremolio e le gesticolazioni il– logiche e conlradittorie (la ccfollia muscolare » del Bouillaud) della corea. I movimenti spasmodici sono involontari e impulsivi, ma si ripro– ducono secondo un ritmo regolare, cadenzato e seguendo un sistema, i– mitando cioé o la danza ( forma saltatoria) o certi atti J>rofcssionali ( forma malleatoria). Esiste quindi la riproduzione, più o meno fedele, di atti "olonlari, logici e intcnzio• unii. Prima della crisi abbian.10 delle allucinazioni e illusioni sensorie (visioni, ccc.). Durante la crisi il malato corre, salta, clanza, !3i ar– rampica, gira su se stesso (forma ro– tatoria), batte le mani cd i J.tiedi, grida. Gli stati gravi sono accompa– gnati da estasi, Certe "ohe l'esalta– zione é tale che i malati tengono discorsi, compongono poesie con sorprendente facilità e le loro idee tristi - con tendenza al suicidio - ed i loro fHesentimenti divengono della chiaroveggenza. La malattia sembra essere quasi sempre legala all'isteria - questo disturbo tipico della sfera affetti– va - o almeno di origine isterica. Si osserva sopratutto presso dei sog• getti che hanno ereditato una suscet• tibiliti, anormale o presso coloro che sono divenuti tali a causa di con– dizioni anormali della puhcrti, (l'e– tà che va dai 10 ai 20 anni é la più colpita dal male, così come i due ter– zi dei malati sono di sesso femmi– nile). Fra le cause notiamo le eccita– zioni psichiche, i legami amorosi, i desideri sessuali, l'onanismo, i di– sturbi della mestruazione, l'anemia clorotica ( la stessa eziologia quindi clcll'is1eria) e, naturalmente, l'esal– tazione religiosa, la causa prima delle epidemie medioevali, anche se unita a certe forme di malattia men– tale. Presso la più parte dei malati si osser"a uno stato anemico e nevro– patico. Quanto alla corea vera e propria, <'hc conta una diecina di forme e che si crede poter identificare con la << scolotyrbe » di Galano - lo stesso Sydenham, con Ewart e .Dc Haen, continuava, verso la metà d'el secolo 18.mo, a chiamarla impro– priamente corea cli San Vito o « bal– lismus » - esula dal soggetto del presente scritto. La similitudine di certi caratteri cd il fatto che non tutto ciò che concerne questa malattia é, per ora, svelato, consig:lia però di esporre al. mcnQ i suoi aspetti eziologici, senza beninteso ammettere categoricamen– te che siano tutti condivisi clal Bal– lo di S. Vito. E' da notMe comun- 107

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