Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

rendosi agli anni ed agli avvenimenti. di prima del 1848: ((Cercavo allora una base per la 1nia azione. Non avendola trovata presso i polacchi, con• tinuai la mia ricerca presso gli slavi. Avendo acquistata la convinzione che non troverei nulla, anche al Congresso Slavo, mi misi a raggruppar.: degli uomini in margine del Congresso e ad organizzare con questi ele• menti una società segreta chiamata "Gli amici slavi.,». Subito dopo la sua foga dalla Siberia, nel 1862-64 fonda una nuova società segreta, della quale noi abbiamo qui il testo del giuramento e parte del programma, delta della <C Fraternità Internazionale» e che doveva stringere con un patto internazionale tutti i veri liberali, ora diremmo i progressisti, dei vari paesi. E benchè si sappia poco di questa come delle altre società segrete da lui formale, se non che erano composte da piccoli gruppi legati fra di loro molto streltamente, e vi potevano fare parte per– sonalità di ogni paese, come del resto avremo occasione di vedere più in– nanzi in alcune lettere di Bakunin, e che la fratellanza funzionava sopra– tutto con una certa efficacia nel campo della solidarietà. • Attraverso il gruppo di lettere che per la prima volta pubblichiamo si ,•ede come egli fosse riuscilo a stabilire relazioni con personalità li.be• rali d'ogni paese, e nel caso noslro in Svezia, in quanto le lettere di Baku– nin sono indirizzate ad una personalità del giornalismo liberale svedese. li gruppo di lettere e relazioni <Juiraccolte e fino ad ora inedite, è stat" tro,•ato neJl'Archivio del giornalista s,,edese Sohlman, che attualmente fu parte della Biblioteca reale di Stoccolma. E' qui che esse sono state ritro– vate, lettere e documenti, qualche tempo {a. La loro importanza sta nel fatto che esse vengono ad illuslrare gli ultimi momenti di questo partico– lare periodo di attività di Bakunin, che abbraccia gli anni passati Euori dalla H.ussia, in Germania, a Parigi, a Londra fino al 186,J, tutti spesi in prò della lotta liberatrice dei popoli slavi. Vi si sentono già le idee che in– cominceranno ad interessare il militante che, prestissimo, diventerà l'espo– nente massimo delle idee anarchiche. Il gruppo di lettere e di scrilli ,•ari di Ilakunin, o da lui 1raseritti, facenti parte clelPArchivio cli Augusto Sohlman è composto di undici let– tere, di una traduzione di un Proclama del gruppo di rivoluzionari russi di <C Zemlia i Wolia » con il relali\'o commento, tradotto dalla « Gazzetta di Posen >1; di due lettere in ted-esco del marzo 1863, indirizzate sempre al Sohlman, sicuramente prima che si incontrassero, o nei primi giorni che il Bakunin si trovava a Stoccolma, ed una lettera di Cur1i, a nome di Giuseppe Garibaldi per un Appello agli svedesi in favore degli a,•venimenti della Polonia, leuera che Garibaldi scrisse sicuramente per inten•enlo di Baku– niu, col <1uale abbiamo visto era in relazione. Fin da quando si trovava nel fondo della Siberia, ad lrkutsk dove a\'eva J)assati gli ultimi anni di deportazione, egli aveva allentamcnte seguito le gesta ed aveva conservato una grande anuuirazione per l'eroe italiano. Ora, in qualcuna delle lettere che 1>uhblichiamo si possono \'edere gli ultimi eroici guizzi di quella lunga lotta che il popolo polacco ha sostenuto 93

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