Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959
Alla fine ritorna di nuovo a Firenze, deluso. Questo nuovo stato d 1 ani– mo avrà grande influenza sull'ulteriore formazione e s,•iluppo de] suo pen• siero e il precisarsi della sua nzione. Da ora, si può dire che la sua atti– vitì1 nazionale speciale, che in realtà ha sempre rappresentato un allonta– namento daJla sua concezione dell 1 indivisibilità cli tutte le emancipazioni umane, è finita. Come il libero pensiero, la piì1 am1>ia libertà politica e, un sociali– smo senza libertà personale non possono da soli risoh,ere l'immenso pro• blema di un'umanità veramente emancipata, così neppure la esclusiva so– luzione nazionale non può mettere questa emancipazione sulla buona strada. Dirà il Nettlau, esaminando <rnesto periodo della vita di Bakunin: « Tutte <1ueste soluzioni unilaterali e 1>arziali sono soluzioni morbose, che erano una ipertrofia un'eiefantiasi d'una parte vitale e un'anemia, un'atro– fia delle altre parti vitali ». Nella tumultuosa esisten7.a cli Bakuniu, la parentesi italiana assume una particolare importanza, perchè essa rappresenta il momento di pas• saggio dalla fase democratica-repubblicana a quella socialista anarchica. Ed è a partire dal 1864 che cg1i formulerà il suo programma totale, ed è a Firenze e prima ancora della fondazione della Associazione Internazio– nale dei Lavoratori che egli incomincerà un lavoro, che sarà forzatamente sotterraneo, per la diffusione de11e sue idee. A Firenze Bakunin tro,•erà il gio,,ane rivoluzionario russo, che com• battè con Garibaldi, MetsenikofT, il nichilista Mozhin, il pittore Ghe, ma anche g1i italiani Dolfi, Giuseppe Mazzini, Berti cd altri. Venendo in Italia ai primi del 1864, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Ga– ribaldi e Agostino Berlani lo raccomanderanno vivamente agli amici di Firenze, e sopratutto al Dolfi e lo presenteranno come « un noto e fervente apostolo <li riforme sociali e politiche)>.' Il De Gubernatis scrisse estesamente, da neofita pili che deluso impau, rito, sul fascino c sulle prime attività cli Bakunin in Italia. cc D 1 innanzi a11a tenebrosa congiura degli stati tt danno della società, gli disse, è ne– cessario opporre un'altra congiura. I retrogradi sono tutti d'accordo; noi liberali, invece, ci troviamo, pur troppo, dispersi, divisi, discordi; bisogna dunque stringere un patto segreto internazionale. « Ma siete voi pronti n, domandai. << Si, lo siamo, e le file della trama si distendono da qui a Ginevra, a Parigi, a Londra. Tutto è ordinato; la rivoluzione sociale scoppierà tra poco».' A più riprese ed in diverse occasioni Michele Bakunin aveva dato vita a società segrele i cui membri erano legati da un giuramento ad una fratellanza mo:lto stretta. Nella sua « Confossione n Bakuuin scrisse, rife. • o: Michele Bak11nin., Alcuni documenti relativi al soggiorno fiorentino (1864-1865) di Elio Conti. Nella rivista • Movimenlo Operaio» Milano, febbraio-marzo eit. pag. 122. 1 « Pibra » pagine di ricordi, di Angelo Oc Gubcmatis. Ed. Forzani e C. 1ipogra6a ciel Senato. Roma, 1900, pp. 530 cit. pag. 223. 92
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy