Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959
che era stato rice, 1 uto persino dai ministri svedesi e dal hatello del re, e cerca, 1 a di persuadere tutti che presto si sarebbe ,•isto una rivolta di con– tadini. Preparare gli animi e gli uomini ad una rivoluzione ero lo scop:} principale del viaggio di Bakunin nel nord, cd Herzen cc lo conforma: « Lo scopo per il quale Bakunin era andato in Svezia era di organizzare tutto, poi si sarebbe recato segretamente in Polonia e in Lituania )>. Egli aveva anche progettato di fare di Stoccolma un centro d'azione più vicino alla Russia che non fosse Londra. Ma presto dovette constatare che il governo conservatore svedese non avrebbe tollerato tentativi seri e che i liberali dell'opposizione si sarehbero limitati tutt'al più a dei discorsi. Ma gli affari polacchi non si risolvono nel modo speralo da Bakunin il <1uale do,•ette convincersi anche della poca praticità dei tanti piani e compromessi polacchi. In Polonia la lolla si prolrae,·a eroica ma senza riuscire a sfociare in una affermazione precisa. Era una guerriglia che si esauriva per il con– tinuo e massiccio intervento dell'esercito zarista. Dopo sei mesi circa, Bakunin lascia la Svezia e i nuovi « fratelli », pas– sa per Londra, Bruxcllc, Parigi, Ginevra e Berna, poi Torino, Geuon per andare a Caprera a visitare Garibaldi'' e nel febbraio si stabilisce a Firenze. Deve essersi fatta strada in lui la convinzione che l'idea nazionale tanto slava <Juanto italiana, tedesca, ungherese, ecc. benchè esteriormente illustrata dai nomi di Garibaldi, Mazzini, Kossuth, Klapka e di tanti altri diventava necessariamente uno strumento onnipotente dello zarismo pan– slavista, dei Cavour, dei Bismark e di Napoleone III che se ne serviyano come preludio dell'era delle guerre nazionali. Quello di Firenze non è però per Bakunin un 1>eriodo di riposo, per– chè dopo aver trovato nuovi amici e nuovi combaltenti e comperate altre armi, questo soggiorno è interrot10 1 nell'autunno dello stesso anno per un altro viaggio in Svezia onde seguire da vicino gli anenimenti polacchi. Il secondo soggiorno in Svezia è più breve tlel primo ma lit delusione è più grande. Durante il suo viaggio di ritorno dalla Svezia, e nel poco tempo di 1.10- sta a Londra, rivede dopo molti anni Carlo Marx, che di lui parlerà in una lunga le1tera datata del 4 novembre 1864, all'aruico Engels: <( Baku– nin ti saluta. E' partito oggi per l'Italia ( Firenze) dove risiede. L'ho rivi• sto ieri per la prima volta dopo 16 anni. Devo confessare che mi è pia– ciuto mollo, più di prima. Parlandomi del movimento polacco, mi disse che il governo russo aveva bisogno del movimento per mantenere l'ordine in Russia, ma non aveva fatto i conti con unfl lunga lotta di 18 mesi ,,.~ A Parigi rivedrà Proudhon, e in S,,izzera i Vogt. Nel 1862, n Londra aveva già conosciuto Louis Blanc e Mazzini. • « Bakunin, Garibaldi e gli affari davi, 1862,1863 • Masini e Bosio, nella rh,ista « Movimento Operaio• Milano, gennaio-febbraio 1952. ~ • Correspondance i> K. Marx-Fr. Engcls. Tome VIII. ParilJ ed. Costes, 1934 cit. 11ag.98. 91
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