Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

l'azione; sarebbe necessario organizzare dei comitati, creare dei centri; occorrerebbero dei « fratelli )J completamente iniziati e dei semi-iniziati: una organizzazione russa, una organizzazione slava, una organizzazione 1>0· lacca. Bakunin trovava che noi eravamo troppo moderati, che non sape• vamo approfittare della nostra posizione e che non eravamo inclini all'im– piego di ruezzi energici. Del resto, non si perdeva di coraggio e spenva sempre di riportarci sulla buona via. Aspettando il momento della nostra conversione, riuniva attorno a sè un circolo di slavi. Fra questi vi erano dei cechi, dei serbi ... 'infine, un bulgaro, un medico addetto all'esercito turco, dei polacchi di ogni parroc• chia: dei bonapartisti. dei partigiani di Mieroslawski, di Czatoryski; dei democratici senza idee socialiste, ma che si davano delle arie d'ufficiali: dei socialisti, dei cattolici, degli anarchici, degli aristocratici e dri sem– plici soldati aspiranti a battersi in favore del nord o del sud America, ma preferibilmente in Polonia. Dopo nove anni di silenzio e di soli1udine, Bakunin si ritempra con loro. Dibatteva, prcdica,·a, comandava, gridava, prende,,a delle decisioni, organizzava ed incitava all'azione giorno e notte ed in ogni minuto. Nei rari minuti liberi si slanciava al suo tavolo di lavoro e scri,,eva immedia– tamente, cin<1ue, dieci, <1uindici lettere che spedi,,a in lutti i paesi del mondo ,,. 3 E' iu questo periodo di tempo che scrive quel suo famoso opuscolo (e A ,n.es Aniis russes et polo,wis )> nel quale annuncia la sua volontà di consacrare il resto della sua vita a lottare per la libertà dei russi, dei po– lacchi e di tutte le altre nazioni slave. Nel 1863, per meglio essere vicino alla Polonia e (1uindi nella poi• sibilità di raggiungerla subito, nel caso che i preparativi rivoluzionari sfo– ciassero nella sperata rivoluzione, egli ,,a in Svezia, dove stringe nuove ami• cizie e fa nuovi « fratelli ,, ai quali sa di 1>otersi indirizzare ogni qualvolta la causa della libertà ne avrà bisogno. Durante un brevissimo soggiorno in Danimarca, conosce i principali liberali di Cophenagen. In Svezia stringe relazioni con moltissimi liberali, cercando di aprirsi una via attraverso la Finlandia allo scopo di trovare un modo pratico e continuativo per introdurre in Russia il giornale la (( Campana » che Herzen pubblicava a Londra e i libri che si pubblicavano in Europa. Per ([Uesta stessa ragione si era messo in relazione con i rapprr• sentanti dei diversi partiti svedesi e per l'azione, con quelli dei partiti po• lacchi. A Stoccolma conosce personalità come Hierta, Bianche, Stuzzenbecker, von Qunadten, il libraio Straube, Sohlman, ecc. A proposito dell'azione svolta in Svezia da Bakunin, Herzen racconla 3 Corri!pondcn:ta di Michele Balr.unin, Lettere a Hcrwn et OgarelT (1860-1874) ron prcfuione e note di Michcl Dragomanov. Paris, cd. Pcrrin, 1896, cit. pag. 60. 90

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