Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

Una lettera di Ignazio Silone Roma, 11 febbraio 1959 Cara Berneri, HO LETTO ,m « Jlolontà » l'irttervista di Herbert. /{eacl, con la l1uin- ghiera me11:ione che, tra l 'all.ro, egli fa incident.almente (lnche cli rne. E' cerio che, per non fraintendere le sue parole, bisogna tener present.e che è 1m inglese e per di piì1.un artista inglese, cioè un uomo doppian~ent.e alie- 110 alle catalogazioni secondo gli 1cltemi e le convenzi'.oni. Ma non vorrei con ciò sfuggire alla domanda che mi riguarda, implicita 11ellatua lellera. Mi considero anch'io un nnarc/1ico? Avrei gran voglia <li rispondere di .ti .• se 11011 all.ro ver rendere più evident.e quello clie sem.pre pilÌ mi separa dal socialismo parlamentaristico. regionalistico, provincialistico. muriicipalilfico del Bel Paese; ma un. grande rispetto verso quelli e/te lwm10 studialo, lol– lalo e sofferlo per dare llll'ideale cmarchico una precisa /isonomia, m,'im• pone di dichiarare e/te tale <Jualifica,,iel suo significalo storica,nente deter• minato, non. mi co,npete. D'altra 1mrle, l'afferm,a:ione di llerbert Heud non è del tufi.o priva di. pe::e di appoggio, se io stesso. a varie riprese, /io adot– tato il lermi11e di socialismo libertario, nel sen.Jo pirì. largo di movimento d'emancipazione affidalo unicamenle all'a:ione diretta ,lei lavoratori, in contraslo al socialismo stalolatra e vaternalistico; se numerosi critici hanno giudicalo moralmente a,wrcl,ici tulli i protagonisti dei miei romanzi, ,la Berardo Viola di Fontamara a Luca Sabatini del. Segreto di Luca; in/i11e. se ripelute volte /io dichiarato e ribadito che, sotto ogni regime, lo scrit– tore degno di questo nome deve sentire di appartenere alla socielà e non allo stato e deve comportarsi di con$eguen:a. Nel darli <JUe$ta risposta mi ilhulo di non obbedire ad alcun calcolo OpfJOrtunistico. Mentre t,i confermo che leggo sempre con interes$e la VO$t,rt1 rivistc, e seguo i vostri sfor:i per mantener/a vivo e tttlrwle, ti prego di grndire i miei migliori saluti. ICNAZIO SILONE 11enH e 11gisce per eNO, interpretandone ,,j, ,•ia i bisogni e le ,·olon1à. Quindi niente scioperi. niente oppo!izione, ma · vigilanza &e,·era contro 1'1ntipar1ito. conlro le 1111ie ::~!~~;:~le 1 1:tedi:,;:n:~;a":;:;::,a:::~e 111 :,e:a c~:;:;at~e~l;a~t:n;re:;,1\.~~;;:et:,ral'h(;I d:~:: ancoro J>iù chiaramente affermando che in quel campo tutto dev'euere 11trellamente au• hordinato allo • linea del partito•). Insomma, la dittatura ha attualmente un capo meno feroce di Stalin, ma nienle è cnmbinto nel aistema. per cui il popolo continuerà a ,·iverc, sia pure 1111 poco meglio economicamente, nell'atmosfera di illibcrlÌI di sempre. Non stupirebbe, che dopo cin– qunnt'lllrni di iale ((condizio1tame1110 ~ non ci fosse davvero ,,ili b:sogno di polizia e di terrore per mantenerlo buono ed ubbidic111e e che i pochi uomini, che nonostnnte tutlo ai saranno s11h•a1irimanendo uomini, cioè con capacità di critica e di pensiero auto• fattiano la figura del selvaggio di • Il Mondo nuo,·o •• di Aldoua Huxley. 82

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