Volontà - anno XI - n.12 - dicembre 1958

TEORIA, PRATICA E IDEALE 1 - UNA QUESTIONE (;APITALE NEL '\•UMERO 3 di« Pro(l:ramme Communh,te •• edito a :a.1arsi– glia, si lel;!:gea pagina '18 in un u Ap– pello per lu riorganizzazione inter– nazionale del movin1en10 rivoluzio– nario urnrxisH• >>: cc Per i marxisti rivoluzionari In conoscenza d'ntti, sia pure conlrollubili f' c·on1rollati, di f'rudehi1 e di violcmrn u pre~indi– zio d'individui o di gruppi, non è di per 1,e 11tc1-1s11 t"lf'menlo decisivo di <'Oncl11nna d<'llo stulinismo o di qualsiasi altro regime .... Sarebbe il piì1 imbecille dei 1novimcnti rivolu– :.--ionari, specie nella fase attuale di evoluzione sempre pii, atroce, più crudele e supcr-miHtnristn del capi– talismo. quello l'h(" porrebbe- dellP condizioni e dei limi1i cli ~enerosità ai suoi meni di azione )I. Il mio rii.pcllo af!:li autori dell'ap– pello per l 1 011cs1àe la rhiarezn di questa pre~a esplicita cli t>osiziom•. Quanto aus1>icabile ,u,rebbe che o– A,ni mov11nento cfTettivnmC'nte o se– direnlc rivoluzionario !I-i disponesse a fore nhrettan10. Qunnlo aus1>icabi– le r;arcbhc d1<· 1t:li annrchif'i dibattei;– r.ero crtt<'sta qnes1iont" fondamentale dei mezzi i· dei termini di lotta con– tro il 11emii·o. T m<'zzi s<ino d'oggi e sooo rcahà, mcn1re i fini, le iuten– zic,ni, ~li ideali, Mono tli èlomani o cli 11011 mai, 8011 purn r;1>c<'ulozionc, scn- 6911 limentalismo e mala lede se ooo tra– spaiono nei mezzi. Faccio quindi un appello a tutti gli anarchici rif1c,.◄ivi di pronunciarsi in merito. Per dare l'esempio definisco la mia posizione con le sonsiderazioni seguenti. E' puerile immaginarsi che verrù un giorno in cui ogni uomo J>otrà soddisfare i propri desideri, le pro– prie ambizioni e i propri cai>rif'ci senza urti o screzi con nitri uomini, senza che nessuno sin mai costre110 a far sacrificio in parte della propria volontà. Poicbè necessariamente in ogni società vi è scmJ>re 01,posizio– ne d"interessi particolari, quello è vero 1>ro1?:resso etico, <1uellu i· vera civiltà. che trovano mezzi per 01)· pianare conftitti e diC6<"ohà senza rirorrere alla forza. ma u~ando la ra~ione. di,.trihucndo brncfid e sa– rrili<"i in modo f'quo e dando prova di J?;enerosità ,erso i deboli e i vinti. E" nell'a11i1udiue verso i propri avveNari. ,·er-:o i propri n<'mici, spr• cie quando li ._j hanno ridotti alla re~a. <'he la ~uperiorità mornl<" di un movimcnlo "i ri"ela. La tcorio CO• muni~ta, riaffermala ncll' nppello !mccitato. di(·<><·he net1sun quarlierc va dato al nemico cli dns~c pcrchè e• ~li lo nc,:?;a pf'r 1,rimo alla classe che opprinw. Qm•i;:ta poi;:izione io lo ri– ~clt(l pe-r<'h(, <'on! niria a vrritlt. Al-

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