Volontà - anno XI - n.12 - dicembre 1958

architellonico e decorativo; o fargli sentire quell'odore di culto del lai– cismo, quel profumo d'incenso framassone. che circolano diffusamente, co– me sciami di microbi, in tutti gli edifici di nso pubblico, in ogni locale di ritrovo. Avendogli i l}a<ld scrollato di dosso il basto della religione tra– dizionale, non possono n('eorgersi di quel tanfetto acre, caratteristico d'ei suoi surrogati; che invece noi occidentali, specialmente neolatini, ancora immer~i nell'odore ~rosso, percepiamo immediatamente, quasi presentiamo. Impressioni conclusive Una persona di normale intelligenza che voglia giudicare la vila sovie– tica col metro dottrinale clel socialcomuuismo, è destinata a forti sofferen• ze; chi invece visiti l'URSS da umile turista politico, se11za portarsi clieu·o prefabbricazioni concct1nali, può leggerne w1'immagine più nitida, com– prenderne un poco le strutture. Oltre la terminoiogia marxista del partito e la forma ginridi<·a sof'ialista dello stato c'è Lm solido impianlo bor– ghese di 40-50 anni fa; ciò in cui credono 1u11i, i <·omunisti e popolo (i terzi non possono parlare), ciò che vautano o difendono con spontanea anche ta. cita convinzione è in sostanza: il lavoro, tanto e fatto bene; il suolo e le tradizioni patrie; un'ordinata vita affettiva. La vecchi.a trinità (quasi la retorica di Pétain e di de Gaulle): patria lavoro famiglia, che nei paesi dell'odierna borghesia capitalist.ica metà della popolazione non prende più sul i-:erio, sembra sia rimasta - nell'URSS - vegeta, vera, sincera. Corri corri corri per quarant'anni, il sottoproletariato industdale e agricolo dei venti paesi di tipo europeo o coloniale dell'im– pero zarista è divenuto un proletariato, con tulle le implicanze che il fe– nomeno comporta, e ha espresso da sè la sua borghesia; che è - esterior– mente - apptml.o quella di quarant'anni fa: con le tendine i tappeti gli abat-jour i« non-istà-hene )); e i nuovi pirotecnici gli hanno sparato sopra, per far fosta, i fuochi <lelle lune artificiali. L'odierna vita sovietica è mossa dai tecnici, che appaiono ai visitatori gente simpatica e modesta, vestita come la massa (se questa ha una cami– cia, la borghesia ne può avere tre; ma degli stessi mediocri tessuto e faL– mra]; però sicura di sè e cosciente del proprio valore; sopra sotto di fianco, ci sono i politici: che indicano e dimostrano, spingono e trattengono, sba– glfono e correggono, urlano. Ciò che dicono cd esigono ha poco a che vt-!drr<'con la dottrina e specialmente con gli ideali del comunismo, quando ;\!!a parola si voglia conservare i1 sno significato; ma è una parte di ciò che, (:~corre nella presente sitnazione economica, che bisognerebbe fare - in forme diverse - nel novanta per cento dei casi, in tre quarti del mondo occidentale. (Ed esclude, naturalmente, Laute esigenze economiche e socia– li di cni nessuna autorità si cura, nè di qui nè di là della cortina]. I due gruppi - tecnici e politici, che nella realtà sono spesso misti e coesistenti nelle ste!-!-e persone - costituiscono la borghesia sovietica: che è apert.'.l 675

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