Volontà - anno XI - n.12 - dicembre 1958

Siamo nell'at'cheologia, non nella storia. Dei ragazzini si insinuavano tra gli ultimi [edeli: con gli ot·chi e il volto dipinti di curiosità swpita. da ri– cordare l'atteggiamento dei ragazzi nelle nostre citlà di provincia quando, profittando di un momento di disattenzione, ~i spingC\·ano nei vestiboli del– le case chiuse: quasi con lo stesso rispetto e la stessa ansia dell'ignoto; senza, naturalmente, alcun prurito prefabbricato dalla stampa, come nel mondo occidentale. (.Mi dicono in paese che a Pasqua ci ~ia pili gente. Il preti· offre, ad un ;;;econd·o gruppo di volontari, da ber<' e da mangiare). bambini Usciamo; di fronlc alla chie:aa c'è lUl t< campo di pionicl'i )1, cioè una <·olonia <'Sliva per bambini; il direttore ('"invita alla et·rimonia dell'in(rn– gurazfone. nel ~iardino della scuola che li ospita. Sono un <·entiuaio, ma– schi e femmi,u·. dai sei ai dodici anni circa. vestiti in modo divcrs<i uno dall'altro, uoiC'a uniforme il fazzoletto rosso al ('olio; durante la presen– tazioni-' della forza, squadra per squaclra, alcuni s'impappinano; con l'alza– bandina - una bambina inciampl nella pedana e tutti ridono - c'è il giuramento: <C Per la causa del comtmismo - siete pt·onti? )) 1{ Sempre pron– ti! li. (Di ritorno al campo perdo la stima di un comunista occidenlalc per– chè, vedendogli sulla camit·ia w1 dislinti,o sovietico con lo stesso motto, gli racconto come una raffinata mondana di d'Annunzio, nel Piacere, ami offrirsi trami!(" un portasi~at·ctte d'oro recanl(" 1· incisione: « Semper pa1·ata ))). Ma altri ricordi mi desta la scena: questi bambini sono molto diversi dai balilla: sembrano tutti figli di pO\'era gente, raccolti in quel momento; in alcuni la povertI1 d'abbigliamento è t"strema: han toppe e buchi ne-i go· miti della camicia e nel sedere elci pantaloni. Balilla e avanguardisti avevan il culto della forma: con quella complicala divil'a sempre in mutazione, i pa!osi cli man·ia ra[finatì, la differenza tra il fazzolello cli 1,,ctae di cotone, la gradualiti1 eronomica di quelli ~ c·avallo. in bicidella, a piedi. Qnesli pionicl'i invece souo tutti ugualmente malmessi; aou marciano. camminano in fila indiana senza badare troppo al pa:.so; e il loro attPnti limita con parsimonia la libertà di gesti e di parola. La <·olonia et·a Or!'.!;anizzata da un ~indacato: la quota, per ventisette giorni, era di no\'auta rubli (5.600 lire) pili le spe:.c di viaggio; l)Cr akuni meno o nulla; i bambini avevano turni di aiuto in ('Ucì.na, alla pulizia delle camerate. all'ingresso, ccc.; il direttore, un insegnante, face,·a quel lavoro gratuitamente, come suo dovere sociale quale membro del partito. I <·ontatti (·ou i bambini - ,li questa e di altre colonie - souo stal'i frequenti: visite loro al nostro campo; nostre, una d'uu gio!'no intiero, ai loro; rappresentazioni preparate o improvvisate, reciproehe. Durante una di queste visite mi fermai a ehiacchierare con la guardia (turni mollo alla buona: chi era !'ltanco faceva una corsa fuori per chiamar!' un amico che 656

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