Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

vantaggio alla comunità n. Dai Mi– nisteri della Guerra e dell'Interno, « le stelle stanno a guardare». Essi sanno che la nazione sta ritrovando la sua anima, e che « le elezioni nou sono lontane ». Conternporaneamenle, giungevano dinanzi alla sede dc11e Nazioni U– nile a New York il 4 Aprile, dopo una marcia di più di 90 ( alcuni di 120) miglia a piedi, a tappe, anche solfo la pioggia, più di 700 (( pro– testanti >) della « Campagna per il Disarmo Atomico)) degli Stati Uniti, partiti dagli Stati Orientali, ma an– che dalla California, dall'Ohio, dal Michigan, dalla \Vest Virginia, (a– ccodo centro a Filadelfia, la Ciuà <lell'« Amicizia e Fratellanu ,1. Alla protesta presero parte anche alcune centinaia di studenti delle scuole se• -condarie e universitarie. Tutti porta– vano cartelli con la scritta: « Basta con gli esperirnenli delle armi nu• cleari >J. e: « Cominciate il disarmo mondiale». La marcia era slata ispi• rata dal.l'esempio della grande «Mar– cia del Sale» di Gandhi del 1930, du– rata 24 giorni e terminata con un e– sercito pacifista di molte migliain. Impressionante, per In notorietà delle personalità rappresentative francesi che vi parteciparono, per l'audacia del loro contegno e per la « brutalitìt >t cieli' azione della poli. zia, fu la dimostrazione p11cificamen• te aggressiva degli 82 congressisti della non violenza che, pure in A– prile, sotto la direzione del gaudhia– no Lanza del Vasto, si recarono 3 Marcoule, nel Gard, e invasero il terreno <lei laboratorio di ricerche atomiche a i-copo militare francese, non curanti degli sbarramenli e del– ]e intimazioni di « alto! » delle guardie coi fucili puntati; e chie– sero di presentare una loro protesta scritta al diretlore del laboratorio; e non venendo ricevuti, si sedettero lutti di fronte all'ufficio del diret– tore. Erano fra essi rapprescrftanti di varie associazioni: il noi issimo an– che in Italia pastore Trocmé («Re– coneiliation :,,), Pierre Martin ( « Li– berté»), Barrai ( f(Térooignage Chré– tien), ed anche sacerdoti calloliei, professori e dottori, uomini e donne di varie condizioni socinli coi loro fanciulli. Dopo ore di attesa, prima cli esse– re « brutalmente» arreslati dalla 1>olizia militare, poterono presenta• re la loro prolesta contro « il delit– to collet1ivo preparato qui a nostro nome Il.· Essa concludeva con le pa– role: « Noi ci riscr,·iamo il diritto cli reagire in avvenire in spirito di nonviolenza in varie forme, in scala sempre maggiore, al livello mon– diale». Quest'azione provocava un conve– gno di 500 pacifisti parigini, alla 6- ne di Aprile, che lanciò un im•ito alla Francia di non parteeipare.,alla gara di armamenti atomici. Diciotto giovani del gruppo espressero la lo– ro protesta con un digiuno cli 1:i giorni: parecchi di essi dinanzi alla fabbrica stessa di Mareoule, altri ac– campati presso il Palazzo delle Na– zioni a Ginevra, ove e< esperti » stu– diavano il problema dei letali espe• rimenti atomici. Edmondo Schaguené, già da die– ci annì in prigione per il delillo di non voler uccidere, ripeteva ancora per la seltima volta il suo rifiuto a– vanti ai tribunali, entrando così nel- 1' undecimo anno di testimonianza, 603

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