Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958

cano e del partito socialista italia– no. Esso \'Orrebbe mettere queste assise politiche di fronte a latti e dimostrazioni che le convincano a dare il loro appoggio alla sua politi– ca. lu questo intento <1ualche mi– nistro socialdemocratico è andato uu pò troppo in là e per dimostrare co– me stando al govemo si possa agire e(ficaccmente contro la corruzione pubblica, ha messo a nudo un gros– so scandalo - quello dell'anonima banchiere - che ha posto in scrio imbarazzo i suoi colleghi democri– stiani, quasi trasformandosi nella proverbiale buccia di banana sulla quale il nuovo governo ha miJ1accia– to di scivolare. La prova non è stata lroppo convincente perchè a fondo della questione scandalosa non han potulu andare cd ora i governativ, ba11ono un altro tasto, quello socia– le.' Con provvedimenti che tutelano i diritti proletari - .come la legge sui contratti di lavoro - e soccorro– no le vitali esigenze delle 1.nasse po– polari, essi cercano di riscuotere la solidarietà di questi par1iti recalci• tranti. Diver~i motivi concorrono a dividere i partiti corteggiati dall'a– zione governaliva; nel partito re• pubblicano i pili intransigenti non vogliono 1radirc la 1negiudiziale lai– ca non sufficientemeutc garantita dal nuovo governo, mentre quelli ini– zialmente 1>iùinclini alla collabora• zione, essendo legati alla vecchia 1>oli1ica atlantica sono ora turbati dalle nuove iniziative iuternaziona• I i del governo, specie nel medio o– l'ien1e (Fu per superare tale scoglio dw i I governo inviò Pacciardì in quelle zone in missione speciale). li par1i10 socialista italiano è inve- ce diviso dal governo sia dalla vec. chia tendenza all'unità d'azione col partito comunista, sia dalla nuova tendenza mirante a creare una nuo– va forza o Ironie sociale e laico da contrapporre alla d'emoerazia cri– stiana. In questo groviglio di pt·oble– mi è intervenuto però un fatto nuo– vo: il regime•De Gaulle nella vicina Francia. Questo avvenimento ha ri• svegliato le velleità autoritarie della nostra classe dirigente e induce im– portanti settori ecclesiastici nella tentazione di saldare la 1.,olitica ita– liana con l'esperienza spagnola e quella francese. II problema d'ella democrazia è riportato in primo pia– no e i governativi l'afferrano al bal– zo per sollecitare la richiesta mag– gioranza in nome della democrazia minacciata. Le cose stavano a que– sto punto quando si è verificato un fauo ancora pili importante: più im– portante del congresso repubblicano e di quello socialista, piii importau. te delle stesse elezioni politiche: la morte del papa ed il problema del– la nuova successione.•SarZ1 il nuovo successore a decidere Ira le altre cose se la politica governativa potrà continuare sulla linea intrapresa o se le cose devono cambiare. Perchè nella democrazia parlamentare la volontà del popolo è manipolata dai partiti, ma in Italia la politica dei partiti è manipolata dal Vaticano. Il destino del popolo italiano non è nelle urne e nemmeno negli appara– ti; è nella fomata bianca che s'in– nalza d'agii intrighi cardinalizi. ALBERTO MoRONI

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