Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

cipio dell'indipendenza algerina. Per l'Europa, la recente riunione dei sei ha permesso di constatare una volta di più il ri6uto della Francia a pa1;– tecipare interamenle all'associazione. Un osservatore economico, Piene Drouin, riassumeva nel seguente inodo i timori dei partigiani dell'intes;\ europea: « ... le ambizioni strettamente nazionaliste, l'integrazione econo– mica dell'Algeri~, sono compatibili con lo sviluppo normale del mercati') comune tal quale era stato previsto dal trattato di Roma? La Francia, as– sorbita da altri compiti, non ricorrerà a ripetizione alla clausola di ri– serva, paraJiz~ando così tutto il sistema?» (Le Mo,ide, 23-7-1958). Sul piano sociale, Antoine Pinay e lo stesso generale hanno fotto ap– pello alla classe operaio perchè accetti le condizioni attuali e non riven– dichi dei nuovi aumenti di salari. Ma lo stesso Pinay rinuncia ad un blocco generale dei prezzi ·ad opera del governo. Infine, nessuna riforma profonda delle slrutlure nella produzione e nella distribuzione è stata an– nunciata ancora come prossima ad essere messa in cantiere. La classe operaia è assente come motore sociale e come forza decisa a impostare i problemi reali. Le vacanze e la vanità delle divergenze formali accaparrano e paralizzano le sue organizzazioni. Ma due sintomi riconfor– tanti. nella loro banalità sono apparsi: le federazioni delle industrie del gas e dell'elettricità, e quelle delle (errovie hanno rilanciato le loro riven– dicazioni. Poca cosa, in realtà, ma che testimonia della costante volontà operaio, anche se questa volontà non sbocca, attualmente~ nell'azione aperta. S. PARANE 2 LA GRANDE CHIACCHIERONA Porigi, 10 agosto 1958 u N TEM 110, vi ero un' espressio11e carctt.leristica per designare l'ar- 111(lta: (< fo srancle silen:.ioso », Benchè i fatti non corrispondessero sem.pre u questa defini.zione, le si poteva riconoscere una tendenza gene– rale: l'armata era al servi:io della na:.ione, essa era là per ubl,idire, non. per discutere. Da qualche anno, e ancor più dopo fo fine della guerro d'Indocina, l'armata - o almeno gli ufficiali superiori - parla troppo e bisognerà ben. presto chiamarla (( la grande chiacchierona ». I memoriali, le difese, le po• lemiclre finm1te da nomi di generali in fu11zio11e, fornivano materia a n'u.merosi libri che sollevavano delle me3se a punto sulla stampll, provoca• vano dei processi. per cli.ffama:.ione. I respomubili militari dicevano di aver fatto bene il loro m.estiere, che è quello di battersi, e respingevano le ra– gioni dell'insuccesso o della sconfitta sui civili, cioè sui governanti volitici 489

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