Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958
za )), che gli permetle di ricevere in– distintamente aiuto dai due bloc– chi. Con tutto ciò, è innegabile che l'influenza americana nell'India è molto 'pili accentuata cli quella so– vietica. Altro vantaggio in [avore della Cina è il fatto d'esser sempre stata .:ulosufficientc nei con[ronli delle ueccssitìt di prim'ordine della sna popolazione. L'agricoltura cinese è stata' sempre capace di far fronte ad una popolazione che aumenta di milioni, di anno in anno. Il compi– lo dell'attuale governo è stnlo quel– lo di evitare inon<lazioni con la CO• struzione di dighe e canalizzazioni; ciò che, di riflesso, veniva a dimi– nuire anche w.1a delle tragedie dei paesi agricoli dell'Asia: la siccitìt. Questa autosufficienza 1>crmise al governo di :Mao Tse Tung di intra– prendere immediatamente l' indu– strializzazione del paese, dedicando ad essa grande importanza (i tre <1uarti) nel primo e secondo piano quinquennale. Per contro, l'India, è inca1mcc di far fronte alle sue prime necessità. In gran parte, ciò è avvenuto allo hinduismo che esige il vegetarismo ad ohranza. Un professore di Kaju– rao, nella provincia di Uuar Pra– desh, mi diceva che la rcligion<' chiudeva In porta praLicmnente a quasi tulle le attività relative all'al- 1evnmento del bestiame con Je cor– rispondenti culture agricole poichè, pur essendo apprezzati i prodotli quali il latte, il formaggio, il bur– ro, le uova, la lana, il vantaggio per tali aJlevamenti non poteva costituì. re che una parte di quello che in altri paesi offre la stessa attività. li fatto che la produzione di carne nou si sfruui, rcudc rovinoso ogni len– tativo di speculazione in tal genere di lavoro. Sfugge alla nostra comprensione il fatto che, durante la fnme che pe– riodicamente flagella il paese dovu– ta a11a.siccità sempre pi\1 persisten– te, la gente preferisce morire di i. nanizione piuuoslo che mangiare la carne delle mucche che sono lo spettacolo 1>ermaneute di tutte le arterie delle città indiane. L'India deve importare, in gran parte dalla 'Birmania, notevole quantità di riso, alimento base di tutto l'Est ed il Sucl -.Est asiatico. Neppure durante gli anni benigni può la produzione del contadino in– diano Iar fronte ad una popolazio– ne che aumenta irìccssnntemen1c, ~razie all'ignoranza completa dei mezzi antilccondatjvi da un lato, ed alla diminuzione d'ella mortalità che la medicina produce per altro lato. I piani quinquennali nel!' India, pertanto, devono in primo luogo es• scr orientati verso il problema agri– t.•olo, ch'è di gran lunga preminen– te. Sono piani, quelli del governo di Nehru, che pianificano, ~emprc più di quanto i mezzi economici permettono. Rimane sempre sco– perta un'enorme quantità di milio– ni che si tratta di coprire con pre– ittÌlj esteri che non arrivano mai a coprire 1>il1di un 20 per cento del !taldo scoperto. Arrivati a questo punto si può già intravved'ere perchè l'India, ne1l'or– di11e clel progresso indus1riale; si trova in stato d'inferioririi. rispetto alla Cina; sebbene l'India riceva lo impulso extra da parte dell'inizia– tiva privata, nazionale cd estera che, per In mentalità pianificatrice 475
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