Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958
piacere eP.letici e per ogni tentativo di rnHinntcz.'.a e di disthnione; 3) l'accontentarsi di un livello di vita piuttosto basso che, unitamente 3 giornate di lavoro troppo lunghe, esercita a lungo andare un effetto demornliz.'.nnlc, e: 4) il farr;;i m1 (e. liccio dell'nulnrchia, ed il ,•olcr ri– durre a un minimo t eonrnlti, non 8olo economici ma d'ogni specie, col mondo esteriore. Ffector Blnck, membro di una co– nmnità di Rirton, N. Y. appartenen– te nlla Society o( Brolhc~ che hn ormai dietro a sè due sccoH e mez– zo di vita e conta gruppi pure nd- 1' America d'el Sud, in Inghilterra e in Germania, scrive su ,m tono ben diverso da quello di Norma Jacobs, cd osserva: « Nella vita ordinarin possiamo i-ecglicrci i nostri amici. l\fa qui (neJla comuni1à di Ri(ton) le perso– ne per <'ui abbinmo un'nntipa1ia nn– lnrale sono a volte precisnmenl•"" quelle con cui lavoriamo durante il giorno e con cui mangiamo e vivia– mo insieme la sera. Qui veniamo u trovarci faccia a faccia con dò <'h<' vuol dire amare il proprio prOP.Jòli- 1110, non solo i noslri amici, ma JHI· re coloro che in altre eondizioni non ci sceglieremmo mai per amici ». Ciononpcrtanto, la mancanza di priva1ezza, e l' effetto massacrante della compagnia di semprc- le mede• i-ime persone, pare si sian fotte sen– Lire anche n Rihon, dove ogni fn. miglia ha ora preso l'abitudine rii far la prima colazione nel proprio appartamento e di cenarvi 1>uredn,, volte alla settimann. Decisioni concernenti tutta la co– munità vi vengono prese in riunio– ni d'assemblea e, seguendo l'esem– pio dei Quaccheri, non si ricorre 460 mai alla vota.'.Ìone nè vi vige In re– gola della maggioranza, ma si segui– ta a discutere e a riflettere fìnchè iJ consenso unanime è raggiunto. V'è pure l'abitudine, ogniqualvol– ta una tensione o un dissenso si de– linea (ra due persone, di precisarne i termini e di trovarne lu soluzione (rn queste due persone senza anda– re a pettegolare con unn terza o n lutto spiattellare in una riunione cl'assemblea. Nella co1nuniti1-eoperativa cli Ma– cedonia, nello stnto di Georgia, ~i è trovato invece, come e' informa Staughton Lynd nel suo articolo « L'individuo (u creato per la comu– nilà », che delle riunioni speciali, <'hiamate « purpose mectings », P.Jle• cie di analisi e di confessione pub· bliche, sono non solo il miglior ri– medio alla soluzione d'nntipatie e d'ostilità personali, ma pur(' il mi– glior metodo per effe1tuare, ron ri– sultati pratici evidenti, un'c-stcnsio– ne, al contempo tonica e riposante, dell'anima individuale in quella del– la comunità. Jndubbiamentc questo succe!ol~O n Macedonia lo si deve alla l-C'Operta Cattavi e 1esoreggiata che quando un'anima è avara e paurosn di fra– tellanza non è solo perchè naJ-<·omlc le parti 1>iùscabre, piì1 brutte e pii"1 amare di sè, mn pure pcrchè non •.:1 vincere certo timore e ccrtn timidez– za <'he le impediscono di mnnifoMa– re i i-uoi doni di fodr e le !olllf' pili profonde aspirazioni. Diverse comunità, diverse espe– rienze. E' questo no altro merito dei piccoli gruppi comunitari spnrsi p<'I momlo: di difendere In diversi1l1, questa massima e preziosissima pre– rogativa umana, in quanto ha cli so-
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