Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958
fo conclusioni di S1ie,·c, e cioè: «che nella vila cli una donna seuual,nen– le malura, non esiste giorno alcuno nel quale co,l sicure::.:a si poua e– scludere la eve11tuolità cli una ovu– lazione ». E il pro(. Berulli concludeva che tale metodo è più sicuro per a,•ere figli, anzichè per e,•itarli, perchè per• ruetle di o: fissare la data più rego– larmente presumibile del fenomeno ovulativo » cioè dei giorni in cui la donna è feconda. Per il prof. De Castro, che è do– cente di statis1ic1t, è sufficiente a st1tbilire la validità del metodo Ogi– no-Knaus, che esso sia riconCerma– to dal 60-70 per cento dei casi, ma per i dottori, il 30-40 per cento dei casi non ,·alidi, è più che sufficien– te perchè essi non possano Consi– gliarlo a coloro che non vogliono figli. Essi sanno c1uali drammi, an• goscie, s<1uilibri ed anche tragedie sono legati alle maternità non desi– derate. Un umorista hancese aveva detto che la teoria di Ogino-Knaus dove– va essere stata inventata da un ge• suita per ripopolare la Francia. C'è in questo motto di spirito un'esage– razione; però, quando si parla del metodo applicato a tale teoria, bi– sogna mellere in guardia contro Ja sua insicurezza e dire che è da adot– tare solo quando non vi è la possi• bilità di averne un ahro più prati– co e sicuro. Ma pcrchè ostinarsi a raccoman• dare sempre il metodo Ogino-Knaus cruando ve ne so110altri più pratici e pili sicuri, ugualmente innocui al– la salute? La ragione sta nel fatto che la Chiesa l'ha dichiarato il solo metodo lecito. E' assurdo ed incon- 442 cepibile che si cerchi di risolvere un problema di tale importauza den– tro una morale rispettosa di tabù, di pregiudizi di cui la scienza da tem– po ha fallo tabula rasa. Quando poi si sa che la gente con la stessa mo• raie assolve o condanna gli stessi (atti. Vi sono coloro che, in nome della morale, condannano il control– lo delle nascite nel proprio paese, ma lo trovano lecito per i popoli delle loro colonie. E vi so110 i tan– tissimi che, rispettosi di quella mo– rale, si servono del metodo che la Chiesa ha dichiarato lecito, anche se non vi è <1uell'fndico.:ione medico, eugenica ccc. da cui dipende la sua lcicità e trovano conCcssori disposti tt credere per valide ragioni che al lume della loro morale non lo sono affatto. E non è in contrasto con quella morale, fingere di ignorare che se la natalità non è più elevata nel nostro paese è perchè vi è un mezzo milioni di aborti all'anno, cd anche, fingere cli ignorare che molti dei mezzi contraccettl\•i in uso sono molto dannosi alla salute fisica e psi– chica di chi se ne serve. Il principio della limitazione del– le nascite è stato accolto anche dal– Ja Chiesa e sta a,•endo un'applica– zione pratica. Su tale problema sol– tanto i medici hanno autorità per stabilire quale è il metodo pi\1 sicu– ro, più pratico e non dannoso alla salute. E spetta ai coniugi applicar– lo o no, secondo quello che essi giu• dicano migliore. In molti paesi del mondo, come in Cina, in Giappone, nell'India, con l'aiuto dei rispctti"i governi, si stanno cercando i mezzi contr11ccct• tivi pili pratici e sicuri. In Egitto si stanno facendo esperimenti su una
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