Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

RICORDI SU LIBERO BATTISTELLI (CADUTO IN DIFESA DELLA LIBERTA' AD HUESCA IL 22 GIUGNO 1957) e ost lo conoscemmo: con quel suo andare noncurante nella no• bile figura, lo sguard'o assente, come estraneo a tutto quello che non fos– se vita dello spirito, che concentrava nel sorriso perenne degli occhi in– dulgenti e comprensivi, LIBERO BATTISTELLI aveva portato nell'e– silio tiuella gran sete di giustizia e quel grnn bisogno d'azione che a stento riusciva a contenere. In quella piccola stanza sempre ingombra di libri e scarsamente il– luminata, la sua anima trovava sfo– go scrivendo f!;iomalmente uu pò a tutti i compagni an1ilascisti rifugiati iu ogni parte del mondo, rincuoran– doli nella fede, incitandoli alla· per– severanza. Era nel suo parlare come nello scrivere quell'eleganza di sti– le dalle sfumature elevate che, con la rara profo1ula sensibilità e il ra– gionare acuto, lo {ecero apprezzato conaboratore cli molti periodici, spe– de dei quaderni di « Giustizia e Li– bertà » pubblicati in Francia da quel movimento d'esiliati italiani cui fa_ ceva capo Carlo Rosselli. Personaliti1 complessa ed irrequie– ta, ribelle per istinto, Libero Batt.i– stelli non poteva appartenere a nes– sun partito politico perchè molto portato alla critica e all'indipenden- 398 za di giudizio. Così mentre con la convivenza dei rifugiati anarchici in un ambiente internazionale come Rio de Janeiro, andava liberandosi d'a tutto quello che poteva impedir– gli la visione di una futura società concepita in senso libertario, si sen– tiva irresistibilmente conquistato dall'ideale puro e iniziava una cor– rispondenza col nostro Luigi Fabbri che, esule a Montevideo, dirigev~ in quel tempo la rivista « Studi So– ciali>>. Quando la notizia della morte di Errico .Malatesta ci colse d'improv– viso lasciandoci costernati, a lui che partecipò con tanto cordoglio al no• stro d'olore, fu affidato l'incarico di commemorarlo in una pubblica cou– fereuza, alla quale parteciparono tutte le correnti degli esuli, unite in quel tempo d'ideali. Fu un' orazione indimenticabile che commosse l'uditorio per il since– ro accento di passione che Battistel– li, pur non essendo anarchico, sep– pe trovare per porre in rilievo la fi. gnra e le doti di Errico :Mala1esta. Concluse la sua orazione con que– ste parole: « ... Per gli anarchici di tutte le m1.:.ioni e di tulle lingue Er• rico A1alatesta è un. maestro, per ,;l'Itali<mi di qualunque fede Erri-

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