Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

SPAGNA DI IERI (E Dl OGGI) CLERICALI TRA CARLISTI E ALFONSISTI • f L NOMADE • del 15 agosto 1875 a partire dal terzo numero pub. blica un 1 intercssante corrispondenza da Madrid a firma C. B. F. (C. Bcr– mudez Fernandez) che mette in chia– ro la situazione spagnuola e le re– sponsabilità dei due pretendenti: Don Carlos e Don Alfonso nell'aver trascinato il paese in uoa guerra ci– vile che dilania il popolo, il quale è fuori dagli interessi delle due di– nastie. Ma la responsabilità più gra– ve va riferita « al partito cattolico rappresentato da prelati, da preti e d'a frati senza fine, i quali non coutenti dei privilegi e dei grandi vantaggi ottenuti dal governo di Don Alfonso, ne agognano e ne sperano maggiori dal trionfo di Don Carlos. Pur troppo è vero che i cattolici sono dappertutto cattivi uomini e pessimi cittadini. Essi vorrebbero a• vere sotto i piedi popoli e governi, uomini e cose, le sostanze, la vita e l'onore stesso delle nazioni dove predominano ». 1 Ciò che appare chiaro dallu corri. spondenza è lo strapotere che hanno i preti in Spagna: « Si sperava di vincere con l'aiuto del partito cJe. ricale quel Don Carlos elle si regge• va e si regge ancora malamente, per • Corri.spondcn:r.a da Madrid del 9 ago• sto 1875 • li Nomade • Palem10 . Tra1,ani N. 3 • 1S ago.s10 187S. gli sforzi sovrumani del partito u(. tramontano, giacchè voi saprete sea. za dubbio che la Spagna ha 11 ar• civescovi, 95 vescovi, 13.000 preti, 20.000 frati, 24 mila monache, una falange sterminata insomma di gen• te nelle cui mani, il cielo, la terra, gli uomini, le cose, i beni, il terro• re, l'inquisizione, iddio stesso sono strumenti di dominio e di predomi• uio ».: Si deve al partito cattolico l'abisso in cui è caduta la Spagna « esasperato oggi dal1a tolleranza accordata agli altri culti.».' Ma i preti sanno ben destreggiarsi tru l'uno e l'altro pretendente; a lo– ro i111eressa l'infeudamento d'ella Monarchia che renda possibile l"in• (cudamento dell'intero popolo. Poli– tica equivoca dettata non da indisci– plina, come crede il C. B. Fernan• dez, ma da opportunismo per. p~ter gundaguare favori e dire al vmc1to· re di domani che si era anche con lui e per lui si invocava anche l'aiu– to del cielo. « li vescovo di Barcellona impose ai parroci della sua diocesi di far preghiere pel re Alfonso, ma visto il loro ammutinamento ri{ece la pa• 2 Corrispoudcnzn da l\ladrid del 24 ago– slo 1875 . Il Nomade N. S • 29 agos10. s Corrisponden:u da Madrid • 9 agosto 1875 • Il Noma<le N. 3 • 15 ag0!I0 1875. 395

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