Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958
m,e esseri inCeriori? Come potete fondervi in unità nazionale e rag– giungere l'indipendenza, finchè per– mane cosi acuto l'antagonismo fra Indù e Maomettani? Come possono le donne indiane portare il loro va– lido contributo alla creazione della nuova India ed esercitare in essa una loro missione, finchè le mogli e le figlie restano confinate nel loro «Pur– dah » ( o gineceo), non comparendo in pubblico che col volto coperto da denso velo? Pcrchè se ne rimango– no esse oziose nei lunghi mesi di stagione asciulla, aggravando la lo– ro estrema ll\iseria con l'acquisto dei tessuti britannici? )). E fu per por ,fine a un conflitto sanguinoso Ira Indì1 e Maomettani che Gandhi si sollopose a un digiuno prolungaJo di tre settimane; e se tenacemente volle restituire all'India la sua fon– damentale industria casalinga della filatura e tessitura a mano, di cui egli stesso diede l'esempio quotidia– no, e propagò l'uso in tutti i villag– gi, ciò {u allo scopo di combattere la crescente spaventosa miseria cau– sata dalla disoccupazione, e rende– re l'India economicam.ente indipen– dente. Giacchè, « quando non vi sa– rà più da guadagnare in India, lo straniero ci lnscierà forse in pace». Anche questa volta, essendo l'agi– tazione degenerata in disordini san– guinosi, Gandhi fu nel 1922 ac-resta– to, processato; e condan.uato a sci anni di 1>rigione. Egli riconobbe di essere legalmente colpevole: pur proclamandosi moralmente jnnocen– te, e appellando ai doveri superio– ri ci,•ici e umani. Liberato nel gen– naio 1924 dopo un'operazione di ap– pendicite, si ritirò per un anoo dal– la politica, per dedicarsi specialmen– te a riforme morali e sociali. Lftvorò per l'abolizione dei pregiudizi contro i fuori casta: reielli o <<intoccabili» (circa 50 milioni), una famiglia dei quali accolse nella sua stessa colo– nia, con immenso scandalo degli uo– mini di casta; e denominò il suo giornale: Harijan = Po1>0l0 di Dio: intendendo cosi gl'« Intoccabili >). Si adoprò per la soppressione del ma– trimonio dei fanciulli; per l'ugua– glianza dei dirilti dei due sessi; per la lolla contro lo spaccio degli al– coolici e degli stupefacenti; per la limitazione dell'uso delle macchine in modo da impedire che esse rovi– nassero, in una economia primitiva, il lavoro n\aimale; pel miglioramen– to delle abitazioni e dell'igiene puh– blit::a; per la razionalizzazione del lavoro agricolo; per la cessazione dei maltrattamenti agli animali, fre– quenti anche in India, ( pur soppri• mendo ,zii animali velenosi o no– civi). Più volte arrestato - in prigio– ne, nel 1930, lavorava sei ore al gior– no a filare - e liberato, nel 1932, con un digiuno di sci giorni, otten• ne l'abolizione di collc:ti elettorali separati per gl'« in1occabili )) e l'e– levazione del numero dei loro seggi nelle legislazioni provinciali e nel parlamento nazionale, la loro am– missione ai pubblici servizi, ecc. Nel ]933 ern liberato dopo un digiuno, per la stessa ragione, di 21 giorni: nuovo arresto e nuovo digiuno che lo condusse agli estremi. Convale– scenza, altro viaggio per l'India di propaganda; altra sellimaoa di di– giuno per espiare una lesione ripor– tata da un avversario ferito in taffe– ruglio da questo provocato. Quando nel 1937 il Governo ingle– se offerse all'India una riforma della Co,;titu?ionc. che accordasse al pac~e 385
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