Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

COMMENTOALLE ELEZIONI Per chi hanno votato gli italiani J RISULTATI numerici delle ele• zioni anche tradotte nelle percen– tuali d'aumento sulle precedenti in– dicano nella viuoria d.c. jJ fatto pre– minente, perchè i lievi avanzamenti dei partiti di sinistra o di eeutfO re. s1era1mo lettera morta se il partito di maggioranza non inteud'e valorizzar– li. Jn lui sono oramai accentrati in modo incontestabile le decisioni e gli orientamenti politici. Ma quale soluzione politica e sociale, han scelto gli italiani votando in modo ancora pili imponente per questo partito? Poichè l'aumento dei suoi suffragi è venuto dall'elettore di de– stra, esso dovrebbe optare per gli orientamenti e le soluzioni caldeg– giate da questi settori dell'opi11ione pubblica; tuttavia di questo avviso non sembrano gli uomini preminen– ti del partito. Mu la d. c. è un co– perchio che va bene per tutte le pentole; in essa vi sono uomini e tendenze pronti a sostenere alleanze e orientamenti di sinistra e vi so– no anche uomini e tendenze pronti :i sostenere governi fascisti e monar– <·hici, ma non mancano, anzi costi– tnii:.cono forse la tendenza attual– mente più Corte, gli uomini della soluzione di centro di degasperiana memoria. La d. c. potrebbe soste- 370 nere la politica dei monopoli, oppu– re quella della nazionalizzazione e delle industrie di stato, potrebbe conti1rnare il suo oltranzismo anti– sovietico uci rapporti iuternazio– ni od anche atlenuare questo ol– tranzismo e dar vita ad' iniziative nazionali diverse. Rafforzando la prevalenza politica d. c. l'elettorato italiano ha rafforzato la confusione, la contraddizione: esso ha votato per tutte le soluzioni e per nessuna. Nel– la problematica sociale e politica la d. c. non rappresenta nessuna solu– zione, nessun indirizzo, essa rappre– senta tutte le soluzioni e tutti gli iu– dirizzi in lotta Ira di loro, rappre– senta il caos; ma fuori. di questa problematica, dal <;ao::-delle tenden– ze emerge sovrana una sola tenden– za: il d'ominio del clero sulla socie– tà italiana. Tendenza ch'è anzi un fauo compiuto perchè da lungo tem• po oramai nella vita sociale la vo– lontà del prete vale più della leg– ge: il dispotismo ecclesiastico è un fatto sociale che aspetta la sua con– valida politica. E' nella direzione di questa convalida che ha spinto l'au– mento dei suffragi alla d. c. Ep1>ure, sembercbbe un paradosso, è proprio contro di essa che han votato gli italiani, perchè se la d. c. ha vinto come forza politica, come forza con• !essionale ha indubbiamente perdu– to. Basti pensare che l'intervento

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