Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958

lo spicg:11unrora pili ehi11ramentc dicendo che uno dei rNp1isi1i C$Sen1,ialide.Ila pia– nificnionc C di rimanere -1 livello della eomunit.i. t" 11 revitali::a:ione dell'ini.:ia– lit:a dal basso. Tutto quello che 1i deve fare ~iulmcntc de,·c ri1mmcrc alla 1111111- ra dell'uomo. « Solo r,mnli,i ,oeiologic" p11ò far ,al– tore l'inca,uo e aprire n11oa:c vie a forme di clemocrn:in diretta, per cui i 3ruppi ,,. mani, nella loro 1pecificitO concreto. dii:en– tnno i prulll3onisti dello niluppo socio– economico. cominciano a fare storia iri pr,'.. nin pcr,ann. I c11ocl1idell'avvenire non a– vranno d" noi ricette prefabbricate ». E nello &erillo conelu!ivo del volumet– lo: • Burocrazia e Socialismo» F. F. con– aidera i moli operai di Berlino Mt, Pot.• nan, Varsavi11e la ri,•oha di Budapest co– me la pro1c.,111operaia coulro la macchi– na re1m:!!iva degli apparn1i staliniani cd il proe<:..<1..'<0 di i1nlu~lrialiuiu:ione decreta– lo dall'alto. Ed i « Con11igli operai » che si erano fom1a1i sponlaneamcnle nella Ru.55ia del 1917 (e prima ancora a Parigi nel 1870, ed a BudnpC9t nel 1956, sono significativi, sul 1,iano llorico, pcrcl1é iudicano nei mo– menti piÌl difficili di un 1>ae.1c la necessità di un ritorno alla « bue•• cioe lo funzio– ne in.sopprimibile del piccolo 3r11ppo e del– /e as&ocia::.ioni1pontonee. E' la democra– ~• di base, il socialismo outonomi.,tico, dellntrato, libertario, a:erame,11e a misiua d'uomo. E' un ritorno a Proudhon. Ancora una volta potremmo <lire: ecco la ,•crili che noi diciamo da lempo, piU per intuizioni o per lo studio di chi ci ha preceduto (specialmente dì K.ropotkin) che per uno sfono nos1ro attuale di ca11irc i falli e Je 1radom.ia1,ioni. che 1000 av,·cnn– te in questo mondo. E si 11rova una certa pena quando 1i sa che Ira di noi ci sono tenlalh·i di rieostrozione di centrali sin– dacali con achtmi anacroniJlici, senza la in– di1pensabilc conoscenza degli sviluppi del– la fabbrica moderna e di tulli i problemi che la concernano, e con nessuno nozione di sociologia. Questo saggio ci dice che biJogna far ta- buia ras1t di lutli i partiti e i 1indac11ti, ,li qualsiasi colore polilico. di tulle le i• alituzioni esÌJlcnti, ma anche dei mili, de– gli JChcmi sociali. delle formule che poMO– no essere cari anche a qualcuno dei nostri. E ci dice ao11ratu1to che è necessario ,a– ltere e conoscere molto a fondo un proble– ma prima di cnunci:irne soluzioni. C. B. UGO FEDELI Un viaggio alle «Isole Utopia» Quaderni del Centro Culturale Olivelli • pagg. 200 • ciclostilato. Quest'open di Ugo Fedeli, eo111cle 11ue precedenti 1u Uone Tolsloi e 1ul Cor&o di Storia del Movimento Operaio. i• un ciclo di conferen~e che l'autore ha 1voho al « Centro Culturale Oli,·cui • di Ivrea, nei mesi di gcnnnio e fohbraio di 1111cst'anno. L'argornt:nto C uno dei pili 1uggeativi; forae Jtercht: utopiJlici. in dale circo1tan• zc e 1teriodi della n0!lra ,·ita, aiamo tutti 1>cr quel bisogno della natura umana di. proicuarsi nel foturo, di fuggire il prescn– le, molte volle po,•cro o doloroso. e di a• 1pirnrc ad unn vita migliore. Utopie IC ne co11ruirono, ccr111.men1e,in tutti i tempi della ,•i1:1 dell'uomo, dall'u1opia dell'elà dell'oro a quella del paradiso cd utopie si potrebbero ricQ!lmire allra,·erso le tante fiabe e leggende che ci sono stale 1raman– dn1e dagli antichi. Ugo Fedeli, partendo appunto dalle 111(). J)ie li Fhalcna e di Hipodamo1. che pre– cedcuero La Re.pubblico di Pla1011c, che è ru1opia a cui generalmente 1i risale, C!a• mina le ,•arie ulopie che .5eg1111rono certi periodi della storia, ma in particolar mo• do quelli dei &e.coliXVI e XVll durante i quali ,•e ne ru una 6ori1ura maggiore. E. gli ci prescnla i grandi utopisli del rinasci• mento, da TommaJO More con la 111a U1opi• ( e fu proprio lui a aervirsi per il primo di <p1es10nome l)Cr definire il 1110 mondo im– maginario) a Tommaso C11m1,nnella,con la s-ua Città del Sole a Morelly con il 1uo Co. dice tiella natura fin più su a William i\tor- 349

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