Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958

oi, anarcl,ici, che conlinuiamo, pur nclln stanchezza di questo se• colo, l'interrogativo posto da Emi• lio Zola, insisteremo nel denuncia– re all'umaniti1 assetata di illusioni, smarrita e ferita, l'ingaono del mi• racolo consolatore dal quale la Chie• sa trae profitto e irrobustisce la sua potenza nel mondo. ÙMOERTO l'\IARZOCCHl UN APPUNTO A "CLERICALISMO E ANARCHIA" 1 ~e~;~d~~~7,;·RJir:~o: 1 :,;~r~c~~°ie;fis~r:~~~~::e;l Rdci~!!~i~:·a: 1 :i~~c:Ìc:~:~: 0 e:~D: chia • apeno da « Seme Anarchico • ed immagina che in quan10 in uso ebbi a dire io non abbia penHto • dte oggi clericnle e sinonimo di io1ransigensa, di ri6u10 di cot. loquio, di certezza assoluta in una ,·erit:I, di ,·olo111ùdi imporre queiita ,·eri1à in modi di,·en,i dalla penmasione e dal collo1111io •· La ,·erilà è che scrissi il mio priino arti– colo 1mll'argomento precisamente coll'intcm.ione di correggere 11ucsto far dd clerìca• lismo un sinonimo di quello che non è ncc1..>ssnriamcutema solo per nccidcnle. Rcpulo mio dovere il cercare cos1antcmente dì conscrw1re alle parole il significato che loro e pro1>rio, ,,erché, come diceva Confucio, dal parlnre reuamentc di11endono il 11eosare. il scutire e l'agire re1tamc111c.Non •i J>UÒ oueslmncnte dire ni 110:,triav\'Crimri di non for dcll'nrrnrchismo 1111 sino11imo di di:,onlinc, di s11iri10 di dislruzione e d'assassinio qunndo siamo noi i J>rimi a distorcere e n demrimre il sig11iJìca10originnrio delJe 11a– role. La 11aroln Clericalismo. ri11e10,si riferisce « nll'csis1enza di un clero distinto dalla runss11 dei fedeli e all'organizzazione gerarchica di una Chie83 ». Che 11ues10clero agi– sca in modo ripr,:wevolc, e che l'organizzazione gerarchica di unn chiesa si presti a mire di druuamcnto e d'oppressione, non ci au1oriz.u a condannare il clericalismo • per sè •· Ap11rofit10di quest'occasione per chiarire il mio 1>cnsìero 11ull'argome1110 cilando al– cuni bre,•i passaggi della mia 01,era • Anarchy Limited • nella sezione che 1rn11adel problema della religione in una 11ocie1à e1ica idenle. « ln una società do, 1 e clh•ersc religioni sono rnf)J>resentate, o do\'e , i i0IIO 11ersonc che non rico11011cononessuna forma cli religione- organizzala, la rcs11011s11bili1:"1 per la vita etica di detta società (cioè, pri11ciJ)nlme111e, 11cr la co1wh•c11zapacifica dei suoi com• ponen1i) non può essere dcvoha nl 1ribun11le di nessuna religione 11:irticolare, ma ogui orgnnizxnzione religiosa sari, rcs11011snbilead ahre autorilà pcl ma11tenimc11todi ra11• porti pacifici colla sezione irreligiosa ,lclln popolazione e coi membri d'nhr<• organiz.. uzioni religiose, come pure 11el ri11ie110del princi1,io tli libertà nel 1uo 1cno. • Finché uu·autorità religiosa è s11iri1uale, cioè bas:lla &ul libero consenso. non ,,"è nulla che le 1i poss:t rimpro,·emre da un p111110 di vista· etico. Alti quando viene usa1:1 io 1111ivi1ipolitiche ed economiche baule 111lladisuguagli:rnn e la com1111lsiom•.il suo uso \'erri tran:110 alla stessa s1reg11adi ogni altro 1entalivo, aperto o celato, di coerti- 1ione e di go,·emo. Il proselitismo è il compagno insepuabile di ogni religione che 1i crede fonda:a 1u qualche bisogno o aspirazione unil•crule. Se la libertà de,·c nere un signilit1110 spi• rituale o ahrimenti vale,·ole, ognuno deve avere il dirillo di 1iroporre In pro11ria reli• gione od irreligione nella formn di unu sfìda alla libertà degli altri. Unn società etica, tunavin, sarà organizzata in modo da im11edire l'aequisizioue di nuovi nderenli 110110 ralsc pretese, e in modo che posta ridurre o contrastare ogni vnnlaggio inil1110deri• valo d:a superiorità di mezzi, economici o d'allro genere. EsH prenderà pure 1une le pr«auzioni necessarie contro ogni attitudine e ogni pra1ica di carauere urcbico deua1a dalla presunzione di possedere il monopolio della ,·eri13 11. CTOY.L'fflt B.u.&>ELLJ 32.'.i

RkJQdWJsaXNoZXIy