Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958

MANOL VASSEV TUTTA la nostra stampa, di tutte le lingue, ha pubblicato il caloroso appello dei compagni bulgari in esilio a Parigi, che conteneva la do– lot'Osa notizia della morte di uno dei migliori e più coraggiosi compagni bulgari, Manol Vassev, avvenuta recentemente nelle prigioni di Silven. Piìi che di morte si deve parlare di assassinio pcrchè quel nostro compagno non è sfuggito alle torture ed alle persecuzioni ed ai metodi di eliminazio– ni cari agli staliniani. Altri compagni sono in pericolo; essi si trovano nel campo di concen– tramento di Béléné e da notizie giunte pare che gli staliniani si preparino a liquidare quel campo; e tutti sanno quale significato terribilmente tra– gico abbia in regime staliniano la parola << liquidare ». << E' dovere, quindi, di tutti gli uomini del mondo (dice l'appello) di tentare un ultimo sforzo per cercare di salvare quei compagni. Non si tratta di un aiuto materiale che sarebbe insufficiente, ma di una campagna di protesta capace di fare riflettere gli assassini e che po• trebbe avere probabilità di essere ascoltata dato l'avvicinarsi di una con– Cerenza dei « Grandi ». Questa campagna dovrebbe esprimersi con lette~e di protesta dirette ad Anto You:gov, Presiderite del Consiglio dei Ministri della Repubblica Popolare di Bulgaria - Sofia e dovrebbe, a) stigmatizzare il delitto com· messo contro un antifascista (Mano! Vassev) e grande 111ilitantcoperaio ed esigere un'inchiesta per stabiliM le responsabilità del delitto; b) esigere la liberazione immediata d'ai campi di concentramento e dalle prigioni dì tutti gli anarchici, sindacalisti ed antifascisti [ra i quali: Christo Kolev, Stefan Kotakov, Delcho Vassilev, Dobri lvanov, Kosta Karakostov, Yordan Kovatchev. ecc.; e) la soppressione di tutti i campi e la fine delle perse– cuzioni e delle repressioni contro i progressisti e gli antifascisti; cl) autoriz– zazione ai compagni sucitati ed a tutti gli altri considerati pericolosi per il regime di lasciare il paese. Per tutto quello che concerne il caso Vassev e la suddetta campagna indirizzarsi unicamente a: Notre Route, Rivista mensile bulgara, Boitl:! Postale 89-05 - Paris. (senza nessun'altra indicazione) >>. Dopo quegt'appello 'ci è giunta, dai compagni bulgari esiliati a Parigi, una lettera del 21-5-1958, in cui c'è la conforma che M, Vassev è stato 11\t\telenato dal «cibo», Un altro crimine si aggiunge ai tantissimi ahri che sono stati commessi dai diuatori dei paesi « socialisti ». Se ne prova veramente orrore e senz'altro fa nostra solidarie1.1J alle vittime è grande quanto il disprezzo per i boia. Ma purtroppo dobbiamo riconoscere che nel mondo impazzito d'oggi, le proteste non sono che l'espressione di una solida– rietà morale che serve solo di incoraggiamento e di conforto a coloro che_« resisiono 11 nonostante tutto. V. 313

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